Napoli, lite in casa, i carabinieri usano il taser: muore in ambulanza, aperto fascicolo

Hanno provato a fermarlo bloccandolo, poi con lo spray al peperoncino, alla fine hanno utilizzato il taser; l'uomo, caricato in ambulanza, è deceduto durante il trasporto in ospedale. È accaduto questa mattina a Chiaia, nel centro di Napoli, in un appartamento dove i carabinieri sono intervenuti a seguito di una segnalazione per lite in famiglia. La salma dell'uomo, non ancora identificato, è stata sequestrata e verrà sottoposta all'autopsia per accertare le cause del decesso; sulla vicenda è stato aperto un fascicolo.
Morto a Napoli dopo essere stato colpito col taser
L'intervento è cominciato intorno alle 8.40 di oggi, 6 ottobre; la pattuglia del Nucleo Radiomobile è arrivata nell'abitazione, nei pressi di Rampe Brancaccio, a seguito di una segnalazione di lite in appartamento pervenuta alla centrale operativa del 112. Nella casa c'erano una donna con la figlia grande e l'uomo, dall'esterno si sentivano urla e rumori di mobili e piatti rotti. Quando i militari hanno bussato, ad aprire la porta è stato l'uomo, completamente nudo e in stato confusionale, dall'uscio si vedeva che l'interno era a soqquadro. Non è stato ancora identificato, ma si tratta di un 35enne verosimilmente di origine nordafricana. I carabinieri hanno cercato di calmarlo, ma inutilmente, e sono stati aggrediti; hanno quindi usato lo spray al peperoncino, ma anche questo tentativo si è rivelato inutile.
Sono quindi giunti in supporto altri militari dell'Arma e un'ambulanza del 118 e a quel punto è stato utilizzato il taser in dotazione alle forze dell'ordine, seguendo le procedure previste dalle leggi; l'uomo è stato affidato ai medici, subito ripartiti alla volta del Policlinico, ma è deceduto durante il trasporto. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma per procedere con l'autopsia; si dovrà accertare se il decesso sia da mettere in relazione all'utilizzo dello storditore elettrico o se le cause siano invece altre.
Le reazioni: "Sospendere l'uso del taser"
Riccardo Magi, deputato e leader di +Europa, parla dell' "ennesimo decesso in pochi mesi a seguito dell'uso di questo strumento. Praticamente una strage", aggiungendo che "il ministro Piantedosi dovrebbe fermarsi e sospenderne l'uso". Magi ricorda che, a settembre, Piantedosi aveva "ribadito la necessità dell'uso di questa arma, rifiutandosi di ritirarla", rispondendo ad una sua interrogazione alla Camera. Nel frattempo, "altre persone sono morte". Da qui, il nuovo appello, in quanto "in questo modo il Governo non fornisce agli operatori di polizia né tutele né garanzie trovandosi nella condizione di utilizzare uno strumento di cui non sono totalmente chiari gli effetti".
Sulla stessa linea Filippo Sensi, senatore del Pd, che scrive su X: "Ancora un morto dopo essere stato colpito dal taser. Non capisco cosa si stia aspettando per fermare questa strage, cosa aspetta il governo a interrompere l'utilizzo di questo strumento letale, che non protegge e non difende la sicurezza dei cittadini".