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L’ex calciatore Antony De Avila arrestato per droga a Napoli. L’avvocato: “È innocente”

L’ex attaccante della Colombia, Antony De Avila Charris, oggi 58enne, è stato arrestato a Napoli per traffico di droga lo scorso 21 settembre. Il suo legale, l’avvocato Fabrizio De Maio, ha riportato le dichiarazioni del suo assistito, che si professa innocente. De Avila ha voluto ringraziare i suoi fan per il supporto.
A cura di Valerio Papadia
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"Ringrazio tutti i miei fan di tutto il mondo per il sostegno e l'affetto che mi dimostrate. Non vedo l'ora di abbracciarvi tutti perché sono innocente". Con queste parole, affidate al suo avvocato, Antony De Avila Charris professa la sua innocenza. L'ex calciatore, attaccante della nazionale colombiana e dell'America di Cali, è stato arrestato a Napoli lo scorso 21 settembre per traffico di droga: gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato della Polizia di Stato lo hanno sorpreso per strada e hanno scoperto che su di lui pendeva un mandato di cattura emesso nel 2004 dalla Procura di Napoli; De Avila, ora 58enne, era latitante dunque da 17 anni.

Il legale dell'ex calciatore della Colombia, l'avvocato Fabrizio De Maio, che ha incontrato il 58enne in carcere, ha fatto sapere: "Il mio assistito era libero di circolare, tant'è vero che il 28 giugno 2021, prese un aereo da Cali, diretto a Madrid, e da qui partì per giungere a Napoli qualche giorno dopo. Ha quindi, superato tante frontiere, è stato sottoposto a tantissimi controlli da parte delle forze dell'ordine e mai nessuno lo ha fermato". L'avvocato ha fatto sapere che farà di tutto per garantire la libertà al suo assistito.

L'arresto di Antony De Avila

Lo scorso 21 settembre, Antony De Avila Charris, soprannominato "El Pitufo", ex attaccante della nazionale colombiana (con la quale ha disputato i mondiali di Usa 94 e Francia 98), dell'America di Cali, che ha militato anche in Argentina e negli Stati Uniti, è stato rintracciato in piazza De Nicola, a Porta Capuana, dai poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato, che scoprono che sulla sua testa pende un mandato di cattura per traffico di droga emesso nel 2004.

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