L’assalto di ladri d’auto e in appartamenti contro i militari americani a Napoli: furti in aumento, è allarme

Fra i napoletani e i militari americani di stanza all'ombra del Vesuvio c'è un rapporto di lunga data, raccontato in decine di libri, numerosi documentari. Gli statunitensi in città quando vanno via, magari per tornare in patria, tutto sommato testimoniano sempre un buon ricordo del capoluogo partenopeo.
Tuttavia, negli ultimi mesi c'è un allarme criminalità, messo nero su bianco nel quadrimestrale "Crime Prevention Report" pubblicato dalla Naval Support Activity (NSA) di Napoli, la base navale statunitense con una principale base a Capodichino ma anche altre basi dislocate altrove, nella zona flegrea e nel Casertano. In pratica sono incrementati i furti che coinvolgono il personale americano.
Nell'arco degli ultimi dodici mesi, la zona più colpita in assoluto risulta essere Pozzuoli, con quindici episodi tra effrazioni in casa, furti nelle auto e furti d’auto: un dato che la colloca, da sola, ben al di sopra di tutti gli altri territori monitorati. Dietro Pozzuoli, con un distacco netto, emergono Lago Patria e Licola. Si tratta di frazioni di Giugliano, aree residenziali molto frequentate dalla comunità della base, caratterizzate da villette isolate, strade secondarie e una presenza irregolare di sistemi di videosorveglianza privata: elementi che, messi insieme, rendono queste zone particolarmente appetibili per topi d'appartamento e ladri d'auto che sono la principale tipologia di criminali che prendono nel mirino il personale Usa.

Nell'elenco dei casi registrati ci sono Castel Volturno, Giugliano, la base di Gricignano e a seguire Quarto, Napoli città, Afragola, Succivo, Avellino, Nola,. Complessivamente, la geografia dei reati mette in luce un'area flegrea nettamente più esposta rispetto alle altre: Pozzuoli, Lago Patria, Licola e Castel Volturno sommano da sole la larga maggioranza dei furti segnalati dal personale Nato-US Navy.
Auto e scooter "preferiti" dai ladri
Guardando nello specifico al quarto trimestre 2025, i numeri confermano un trend in crescita. Tra luglio e settembre sono stati registrati sette furti in abitazione (contro i cinque del trimestre precedente), nove effrazioni ai veicoli (erano sette nel periodo precedente) e tre furti d’auto (uno in meno rispetto al trimestre precedente). Il mese di settembre, in particolare, presenta valori superiori alla media triennale per quanto riguarda i furti nelle auto. I veicoli più rubati restano gli scooter di qualsiasi modello – il bersaglio privilegiato – seguiti dalle automobili marca Fiat 500, BMW M3, Audi A3 e Honda VRT1000F.
Come agiscono i ladri: porte e finestre aperte, allarmi spenti
Il report entra anche nel dettaglio delle modalità di intrusione. Le effrazioni domestiche avvengono in prevalenza attraverso porte e finestre, mentre la fascia oraria più colpita resta quella notturna, tra mezzanotte e le quattro del mattino. Tuttavia, la nota più rilevante riguarda l’aumento dei furti diurni: ladri che entrano in casa anche mentre i residenti sono presenti all’interno, un fenomeno che l’ufficio sicurezza invita a non sottovalutare. A preoccupare è soprattutto un dato: il 42 percento delle abitazioni ha un sistema d’allarme installato ma non attivato e solo il 6 percento risulta effettivamente in funzione al momento del furto. Una vulnerabilità importante, che si aggiunge all’abitudine – pare frequente – di lasciare finestre o persiane aperte e oggetti di valore visibili dall'esterno.

Il ritorno della truffa dello specchietto in strada
Per quanto riguarda i furti ai veicoli, il documento sottolinea come gran parte delle intrusioni avvenga senza dover forzare nulla: una borsa sul sedile, un portafoglio vicino alla portiera o uno zaino lasciato in vista bastano a rendere un'auto un bersaglio immediato. Le raccomandazioni sono semplici e ripetute e sono quelle che si farebbero anche a qualsiasi napoletano: non lasciare nulla in vista, chiudere sempre bene finestre e portiere e non abbassare mai i finestrini nemmeno di qualche centimetro.
Nel rapporto compare anche un avvertimento sul "mirror trick", ovvero la "truffa dello specchietto" un metodo ben noto in Campania e mai tramontato. Come funziona? Presto detto: i truffatori lanciano una bottiglia d'acqua o un oggetto contro l’auto della vittima per simulare un impatto sullo specchietto, costringendo il guidatore a fermarsi e chiedendo poi un risarcimento in contanti, in genere tra 150 e 200 euro, per «chiudere la questione senza assicurazione». Nel 2025 sono stati registrati già due tentativi ai danni del personale JFC. La raccomandazione della base è «non fermarsi mai in aree isolate, di rientrare se possibile nelle proprietà della base e di contattare immediatamente il 112 o il centro di emergenza NSA».
Cosa fare dopo un furto e come funziona la difesa legittima in Italia
Il report americano ricorda ai militari inoltre che, in caso di crimine in corso, la legge italiana consente la difesa proporzionata ma proibisce qualsiasi azione una volta cessata la minaccia. Dopo un furto o un tentativo di effrazione, è necessario contattare il centro emergenze NSA Naples e presentare denuncia con l’assistenza, mentre le indagini fuori base vengono prese in carico da Polizia o Carabinieri e possono richiedere tempi lunghi.