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Covid 19

L’Asl Napoli 1 non rispettava alla lettera il protocollo di sanificazione per le ambulanze

Nel punto allestito presso il presidio sanitario Elena d’Aosta, a Napoli, dove vengono sanificati tutti i mezzi del 118 e dell’Asl Napoli 1 impegnati nell’emergenza Covid, non venivano rispettati alla lettera tutti i passaggi del protocollo; lo hanno scoperto i Nas di Napoli, l’intervento ha portato ai controlli su base nazionale su 945 ambulanze, 46 delle quali risultate non conformi alle normative sulla sicurezza.
A cura di Nico Falco
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Nel punto allestito presso il presidio Elena d'Aosta di Napoli, dove vengono sanificati tutti i mezzi impegnati durante la pandemia in corso, non veniva seguito alla lettera il protocollo delle misure anti contagio da Covid, elaborato per ridurre al minimo i rischi di contagio in un settore così delicato come quello dell'emergenza; si tratta, è bene specificarlo, di piccole criticità che non hanno creato situazioni di potenziale diffusione del virus. Lo hanno scoperto i Nas di Napoli durante una ispezione che ha poi portato ai controlli che, in condivisione col ministero della Salute, si sono estesi in tutta Italia; nell'ultima settimana gli interventi hanno interessato 945 ambulanze impiegate in servizio di emergenza e 46 di queste sono risultati non conformi alle normative sulla sicurezza.

L'episodio che ha originato il servizio di controllo si è verificato presso il presidio sanitario Elena d'Aosta di Napoli, dove vengono effettuate le sanificazioni di tutte le ambulanze dell'Asl Napoli 1, ma anche degli altri mezzi del 118, di quelli delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale e le auto Asl impegnate nei test coi tamponi e quindi a contatto con pazienti infetti. I Nas hanno controllato il processo di sanificazione e hanno appurato che non tutti i punti del protocollo venivano rispettati, anche se non sono emerse problematiche gravi che avrebbero potuto incidere concretamente sull'esito finale dell'operazione. Il controllo è stato effettuato insieme ai militari del Noe.

In provincia di Napoli i Nas hanno inoltre effettuato verifiche nella sede operativa di una onlus aggiudicataria del servizio di trasporto infermi in emergenza con le Asl di Napoli e Caserta e hanno accertato che anche in questo caso non venivano rispettate tutte le procedure su igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro connesse al rischio biologico da Sars-Cov-2; il titolare è stato deferito all'autorità giudiziaria.

Controlli dei Nas sulle ambulanze in tutta Italia

Durante il servizio sono state contestate 15 violazioni penali e 29 amministrative per mancanza di protocolli e idonee procedure di pulizia e sanificazione (in 16 casi) e mancato possesso o uso dei dispositivi di protezione individuale, a volte smaltiti in modo non adeguato (13 casi). Contestate inoltre altre 51 irregolarità per mancata attuazione di sistemi di prevenzione incendi e revisione degli estintori, per la presenza di farmaci e dispositivi medici scaduti o per l'impiego di veicoli sanitari in modo diversi da quelli previsti.

Per 4 veicoli sanitari, appartenenti ad un'azienda privata, è scattata la sospensione di attività con divieto d'uso; un'ambulanza, non impiegabile per il pronto intervento sanitario, è stata sottoposta a fermo amministrativo. Per la maggioranza dei casi le sanzioni sono state disposte nei confronti di aziende private e associazioni di volontariato onlus che operano sia in convenzione col 118 sia per il trasferimento di persone disabili o inferme.

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