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Ultime notizie sulla scomparsa di Domenico Manzo

La storia di Domenico “Mimì” Manzo: la scomparsa a Prata di Principato Ultra e i sospetti sulla figlia Romina

Domenico Manzo, detto Mimì, è scomparso da Prata di Principato Ultra (Avellino) la notte dell’8 gennaio 2021. Ripreso da alcune telecamere poco distante da casa, da allora nessuna notizia. I sospetti, dopo un anno, sono caduti sulla figlia ed alcuni amici, tutti iscritti nel registro degli indagati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Domenico Manzo, detto Mimì, è scomparso da Prata di Principato Ultra l'8 gennaio 2021 e da allora nessuno ha più avuto sue notizie. Manzo, 69 anni e muratore in pensione, separato con due figli (Romina e Francesco), ed stato anche un ex calciatore: per diverse stagioni aveva investito anche la maglia della Ternana.

Al momento della scomparsa, Manzo indossava un giubbotto color panna, un pantalone beige e delle scarpe da ginnastica scure. L'ultima volta è stato visto attorno alle ore 22 della sera della scomparsa, quando venne inquadrato dalle telecamere di un ristorante della stessa città di Prata di Principato Ultra, mentre si incamminava verso una vecchia stazione ferroviaria, poco distante dalla sua abitazione dove quella sera stessa si festeggiava il compleanno della figlia 21enne.

Il 5 maggio di quest'anno sono state iscritte nel registro degli indagati la figlia Romina, accusata di sequestro di persona e di falsa testimonianza al pubblico ministero, e una sua amica, accusata di favoreggiamento nel sequestro e, anche lei, di falsa testimonianza al pm.

La scomparsa di Domenico Manzo e l'ultimo avvistamento a Prata di principato Ultra

La sera della scomparsa, Domenico Manzo era a casa per la festa di compleanno della figlia Romina: ad un certo punto, esce di casa per fumare una sigaretta, poi si allontana dall'abitazione. Viene ripreso da alcune telecamere mentre percorre la strada e arriva ad un incrocio, tra via Annunziata e via Marconi. Qui, l'ultima sua immagine: si ferma sotto il balcone di un palazzo che fa angolo e poi fa per imboccare via Annunziata. A quel punto però si ferma, come se ci avesse ripensato, torna indietro e va nella direzione opposta: via Guglielmo Marconi. Scomparso dall'inquadratura, a quel punto di lui non ci sono più avvistamenti.

Le ricerche nell'avellinese e nel fiume Sabato

Le ricerche, partite immediatamente con la segnalazione della scomparsa, hanno impegnato tutto il territorio di Prata di Principato Ultra e dintorni. Poco distante dal luogo della scomparsa, scorre il fiume Sabato e quindi vi partecipano anche sommozzatori: la possibilità era che potesse essere finito nelle acque del fiume irpino-sannita, ma ogni ricerca è inconcludente. Vengono anche utilizzati dei droni, ma di Manzo nessuna traccia.

La figlia Romina e l'amica sono le prime indagate

Le indagini però si sono rivolte anche ai presenti di quella sera: subito sentiti tutti i presenti alla festa poco prima che Manzo si allontanasse, per capire se dai loro racconti potesse emergere qualche dettaglio utile alle indagini. E proprio su queste dichiarazioni ci sarebbe stata una svolta: lo scorso 5 maggio, la figlia Romina ed un'amica sono infatti iscritte nel registro degli indagati la prima accusata di sequestro di persona e di falsa testimonianza al pubblico ministero, e la seconda accusata di favoreggiamento nel sequestro e a sua volta di falsa testimonianza al pm. L'amica raccontò illo tempore di essere arrivata in ritardo alla festa perché avrebbe investito un cane lungo il tragitto: ma di questo evento le forze dell'ordine non hanno mai trovato un riscontro.

Altri tre amici iscritti nel registro degli indagati

Altre tre persone, a loro volta amici della figlia Romina, sono poi state iscritte nel registro degli indagati negli ultimi giorni. Erano tutti presenti la sera della scomparsa di Domenico Manzo, ed avevano preso parte al compleanno della giovane. In passato, vi era stata la testimonianza di una donna che raccontò di aver visto Manzo salire in auto proprio con tre uomini nelle ore della scomparsa, salvo poi ritrattare dicendo di essersi inventata tutto come "ritorsione" verso uno di loro.

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