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Covid 19

La situazione di martedì 22 giugno sul Coronavirus in Campania

Diminuiscono ogni giorno di più i contagi da Coronavirus in Campania, così come i ricoveri negli ospedali e, di conseguenza, la pressione sul sistema sanitario. La campagna vaccinale, però, dopo l’exploit della prima fase, sta conoscendo una battuta d’arresto, a causa degli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il vaccino AstraZeneca.
A cura di Valerio Papadia
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Continua a diminuire la curva del contagio in Campania, così come si abbassa ogni giorno di più il numero dei ricoverati nei reparti di degenza ordinaria e in quelli di terapia intensiva degli ospedali campani e, di conseguenza, diminuisce la pressione sul sistema sanitario regionale. I dati dell'ultimo bollettino parlano di 31 nuovi casi, a fronte però di pochissimi tamponi, soltanto 1.929: il tasso di incidenza – rapporto tra positivi su tamponi analizzati – resta però basso, all'1,6%. Secondo gli ultimi dati, in Campania si sono registrati inoltre 4 decessi, di cui 3 deceduti nelle ultime 48 ore e 1 deceduto in precedenza ma registrato ieri.

Vaccini Covid, la campagna ha subito una battuta d'arresto

Dopo l'exploit della prima fase, la campagna vaccinale contro il Coronavirus sta conoscendo in Campania una battuta d'arresto. A dichiararlo è stata Pina Tommasielli, medico di base e referente per la medicina territoriale dell'Unità di Crisi per l'emergenza Coronavirus in Campania: "La campagna vaccinale anti-Covid19, dopo essere arrivata alla metà della platea in Campania, sta avendo una battuta d'arresto a causa degli ultimi avvenimenti. I fattori concomitanti sono diversi e sicuramente l’episodio Camilla non ha dato serenità. Ci sono eccessive notizie discordanti, le vacanze che frenano l’adesione alla seconda dose, la paura derivante dalle tipologie di vaccino. Bisogna fare questa opera di ricucitura e riottenere la fiducia delle persone".

Per la dottoressa Tommasielli, inoltre, il presidente della Regione Campania De Luca ha ragione quando dichiara che le mascherine devono rimanere obbligatorie (il Governo ha deciso di eliminarne l'utilizzo all'aperto a partire dal 28 giugno): "È un atteggiamento prudenziale da tenere in conto, perché abbiamo una densità demografica alta, viviamo in stretto contatto con gli altri e alla luce delle notizie che arrivano sulla variante Delta, è ancora prudente l’utilizzo della mascherina per un po' di tempo".

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