Omicidio Nola, Noemi pugnalata dal fratello, la mamma: “Questa volta me l’ha uccisa”

"Questa volta me l’ha uccisa". Sarebbero queste le parole della mamma di Noemi Riccardi, la ragazza di 22 anni uccisa ieri a Nola. Pugnalata a morte dal fratello Vincenzo, con una 20ina di coltellate nella giornata di ieri, mercoledì 19 novembre. La madre avrebbe appreso della notizia da una videochiamata che lo stesso Vincenzo, in stato di agitazione, le avrebbe fatto dopo la morte della sorella. Le parole della donna, riportate da Il Mattino, sarebbero state riferite ad una collega di lavoro. Poi la madre si sarebbe precipitata disperata nell'appartamento, al quinto piano di via San Paolo Bel Sito a Nola, comune della provincia di Napoli, dove ha trovato già i carabinieri accorsi sul posto per le indagini. Sarebbe stato lo stesso Vincenzo a chiamarli, confessando il delitto.
Il fratello arrestato in serata: omicidio
Il 25enne è stato arrestato in flagranza con l'accusa di omicidio. Ai carabinieri di Nola, il 25enne avrebbe confessato quanto aveva commesso, spiegando di aver agito, a suo dire, in preda a un "raptus di follia". Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto. I due giovani, orfani di padre, vivevano da soli con la mamma e avrebbero sofferto entrambi di disturbi psichici. Un disagio che avrebbe afflitto Vincenzo fin dalla minore età. Il 25enne sarebbe stato assistito dai servizi sociali da anni e sarebbe stato in cura da una decina di giorni presso il centro di salute mentale di Nola, dove la famiglia si era trasferita da poco in una casa in fitto. La sorella, invece, sembra che avesse manifestato in passato disagi ed incubi e fosse seguita anche lei da degli specialisti, ma non avrebbe mai manifestato atteggiamenti aggressivi. Ma su tutta la vicenda bisognerà attendere il prosieguo delle indagini per una ricostruzione più precisa.
La madre, come detto, al momento della tragedia, era fuori casa per lavoro. La famiglia si sarebbe trasferita da poco a Nola. I vicini avrebbero riferito, però, secondo le prime testimonianze raccolte, di continui litigi, avvenuti all'interno dell'appartamento. Il fratello, in particolare, avrebbe avuto atteggiamenti aggressivi nei confronti della sorella. "La picchiava spesso – avrebbero raccontato i vicini a Il Mattino – Sentivamo le urla". E i due fratelli avrebbero litigato anche nella mattinata di ieri, secondo quanto riportato da alcuni testimoni.
La ragazza era stata già aggredita a maggio e aveva denunciato
Sulla morte di Noemi è aperta un'inchiesta della Procura della Repubblica di Nola. Indagini delegate ai carabinieri della compagnia locale. "Ero esasperato, non ce la facevo più", avrebbe raccontato Vincenzo agli investigatori che lo hanno interrogato dopo il fatto. Il giovane avrebbe ammesso di aver colpito la sorella con almeno 6-7 fendenti. L'arma utilizzata per il delitto, un coltello da cucina, è stata ritrovata e sequestrata. Secondo La Repubblica, i familiari avrebbero chiesto l’intervento delle forze dell’ordine già in passato per il comportamento aggressivo del 25enne, nel 2024, senza sporgere querela. A maggio 2025, secondo quanto riporta l'edizione napoletana del quotidiano, Noemi sarebbe stata aggredita per un banale litigio domestico, riportando 10 giorni di prognosi, al seguito dell'aggressione avrebbe sporto querela. La Procura si sarebbe attivata e per Vincenzo sarebbe iniziato un percorso di cura e assistenza. Il giovane avrebbe mostrato segnali di miglioramento, fino a ieri.