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La Guardia di Finanza usa nuovi modi per scoprire B&B e case vacanza abusive

Dal canone Rai alla tassa di soggiorno all’iva all’incrocio delle pubblicità sui social network e sui portali di prenotazione dei bed and breakfast: così la Finanza sta scoprendo attività sconosciute al Fisco.
A cura di Redazione Napoli
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Costiera Amalfitana e Cilento sono due fra le zone più amate dai turisti che arrivano in Italia da tutto il mondo. Logico che ogni appartamento trasformato in bed and breakfast o casa vacanza abbia un potenziale economico importante. C'è qualcuno che ne approfitta, trasformando tuguri in B&B o cercando di sfuggire alle regole, affittando camere senza averne autorizzazione e ovviamente senza pagare le tasse.

Per individuare gli abusi, le Fiamme Gialle hanno messo in campo una strategia a più livelli. Da un lato l'uso delle fonti aperte, con controlli sistematici sui portali di prenotazione turistica e perfino sui post e i commenti dei social network, per intercettare strutture pubblicizzate e mai registrate. Dall'altro l’analisi del datawarehouse dell'amministrazione finanziaria, un enorme archivio che incrocia anagrafe tributaria, catasto, registro imprese e flussi di pagamento, capace di far emergere subito chi incassa senza dichiarare.

A questo si sono aggiunti i sopralluoghi mirati nelle zone a maggiore vocazione turistica e le verifiche sull’uso del CIN, il Codice Identificativo Nazionale e una serie di controlli collaterali, dalle comunicazioni obbligatorie di pubblica sicurezza al rispetto della normativa, fino al canone Rai e ai diritti Siae. Un insieme di strumenti che, combinati, hanno consentito di ricostruire un quadro di evasione diffusa e lavoro nero che danneggia sia l’erario sia gli operatori regolari.

L’operazione, che si è concentrata sulle aree a forte vocazione turistica della provincia ha portato a 68 controlli con esito irregolare, mentre 49 controlli sono tuttora in corso. Parallelamente sono stati approfonditi anche i profili di natura tributaria. Le ispezioni si sono concentrate verso soggetti già sospettati di evadere il fisco. Nell’immediato è stato possibile stimare che ci sono almeno 100mila euro di tasse non pagate. Scoperti degli operatori totalmente sconosciuti al fisco: evadevano l'Iva e la tassa di soggiorno.

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