La camorra spara in pieno giorno a Miano, colpi di pistola al rione Don Guanella
Dei colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi poco dopo le 16 di oggi, 10 novembre, a Miano, nella periferia nord di Napoli. La segnalazione alla centrale operativa della Polizia di Stato è arrivata da via Janfolla, all'angolo con il rione Don Guanella. Sul posto sono intervenute le pattuglie del commissariato di Scampia. Al momento non è chiaro quanti colpi siano stati esplosi, ma non ci sarebbero feriti: si sarebbe trattato di una "stesa", colpi sparati senza un obiettivo preciso ma con l'intento di rimarcare la propria egemonia sul territorio o in segno di sfida verso un clan rivale.
L'area dove sono avvenuti gli spari fa parte dell'enorme porzione di territorio che era stato sotto il controllo del clan Lo Russo, poi disarticolatosi in seguito agli arresti e al pentimento dei boss. Di recente, alla fine di ottobre, un altro importante blitz dei carabinieri aveva decapitato il gruppo criminale che aveva preso l'eredità dei "Capitoni": la notte del 20 erano finite in manette 22 persone, ritenute vertici e gregari del nuovo sodalizio camorristico; per gli inquirenti i Cifrone, sostituitosi ai Lo Russo tra Miano, Marianella, Chiaiano, Piscinola, i Colli Aminei, il rione Sanità e il rione Don Guanella, gestivano il traffico di droga e il racket delle estorsioni.
Documentate le richieste di pizzo a 11 commercianti, che venivano tenuti sotto scacco con l'obbligo di acquistare rifornimenti di generi alimentari dai venditori indicati dal clan. Gli indagati sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, minaccia, detenzione e porto di armi e munizioni, tutti reati commessi con l'aggravante mafiosa. Unico ancora in libertà è proprio quello che viene considerato il capo dell'organizzazione: il boss è riuscito a sottrarsi al blitz, facendo perdere le proprie tracce all'ultimo minuto.
