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La Biblioteca Nazionale da Palazzo Reale all’Albergo dei Poveri, ma i lavoratori dicono no

In un volantino i lavoratori della Biblioteca Vittorio Emanuele III di Napoli si dicono contrari al trasloco a Palazzo Fuga annunciato dal ministro Franceschini.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra Palazzo Reale, sede della Biblioteca Nazionale di Napoli, a destra il volantino dei lavoratori
A sinistra Palazzo Reale, sede della Biblioteca Nazionale di Napoli, a destra il volantino dei lavoratori

"La Biblioteca Nazionale di Napoli non si tocca". I lavoratori dicono “no” al trasloco da Palazzo Reale al Real Albergo dei Poveri, a piazza Carlo III, annunciato dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e hanno attivato una mobilitazione contro l'ipotesi di trasferimento. In un volantino firmato da “i lavoratori della Biblioteca”, scrivono che “la Nazionale di Napoli, la terza biblioteca d'Italia, la prima del Mezzogiorno, con il suo inestimabile patrimonio di oltre 2 milioni di volumi, manoscritti, giornali, carte geografiche, lettere, carteggi, papiri non può però perdere la sua collocazione al centro della città, a disposizione di tutti i lettori, studiosi, visitatori, volontari, turisti. Aiutaci a difenderla”.

Mobilitazione dei comitati: "La Biblioteca Nazionale non si tocca"

All'appello hanno già risposto diversi comitati civici. “Ci uniremo anche noi alla protesta con altre associazioni – spiega Antonio Pariante, presidente del Comitato Santa Maria di Portosalvo – dopo la nostra denuncia è scattata la protesta dei lavoratori”. Nel progetto annunciato dal Ministro Franceschini, la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” dovrebbe lasciare i locali di Palazzo Reale per trasferirsi a Palazzo Fuga, oggetto di un intervento di restauro da 100 milioni di euro. L'ex albergo dei poveri dovrebbe così diventare anche un laboratorio di ricerca sui libri. Mentre i locali di Palazzo Reale saranno utilizzati per ampliare l'attuale Museo, che sta dando risultati importanti in termini di offerta e aumento di visitatori, sotto la guida del direttore Mario Epifani.

Il Real Albergo dei Poveri
Il Real Albergo dei Poveri

Il primo trasloco della Biblioteca "Vittorio Emanuele III" 100 anni fa

Per la Biblioteca Nazionale non si tratterebbe del primo trasloco. Fondata dai Borbone, la sede originaria settecentesca era nell'attuale Museo Archeologico, all'epoca chiamato il Palazzo degli Studi. La biblioteca di Napoli è molto ricca, con i suoi 2 milioni circa di volumi. Nel 1907 acquisì anche numerosi manoscritti autografi di Giacomo Leopardi, attualmente ancora in fase di studio, donati dall'amico Antonio Ranieri. E tre anni dopo i papiri ercolanesi ritrovati alla fine del Settecento negli Scavi. Vista la grande quantità di volumi e il sempre continuo afflusso di nuovi acquisti, alla fine della Prima Guerra Mondiale fu spostata a Palazzo Reale, anche grazie all'intervento del filosofo abruzzese Benedetto Croce, all'epoca ministro della Istruzione Pubblica.

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