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Insulti omofobi a due dottoresse a Napoli: stavano eseguendo test Hiv gratis

La vicenda nella serata di ieri, martedì 25 ottobre, nella sede dell’associazione Antinoo Arcigay Napoli, che oggi ha denunciato l’accaduto.
A cura di Valerio Papadia
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Due dottoresse volontarie, che stavano eseguendo gratuitamente test rapidi per l'Hiv e la sifilide, sono state aggredite ieri sera, martedì 25 ottobre, a Napoli: un uomo ha rivolto minacce e insulti omofobi alle due professioniste. L'aggressione verbale ha avuto luogo nella sede dell'associazione Antinoo Arcigay Napoli – dove si stavano svolgendo i test – che questa mattina ha reso noto quanto accaduto: "La persona, sin dal primo momento ostile, ha minacciato più volte verbalmente le dottoresse presenti con epiteti sessisti e omofobi. Dopo essere stato invitato più volte ad allontanarsi – e dopo una serie di chiamate al 112 che non hanno ottenuto risposta – la persona ha lasciato la sede dell'Associazione trattenendo con sé materiale promozionale e dopo aver appuntato il nome di una delle dottoresse su un taccuino" ha raccontato l'associazione.

"Il direttivo dell'associazione, nell'esprimere la massima solidarietà alle due dottoresse che svolgono – a titolo volontario e gratuito – un servizio utile e prezioso per tutta la comunità Lgbt, ritiene inaccettabile che persone che svolgono volontariato nel quartiere siano esposte a rischi e pericoli senza nessuna sistema di sorveglianza". Per questo, Arcigay Napoli chiede che venga riattivato il Tavolo Interistituzionale tra Comune di Napoli, associazioni e Questura, nato proprio per monitorare e contrastare i crimini d'odio legati all'orientamento sessuale. "Proprio per la salvaguardare l'incolumità di chi frequenta l'associazione – ha fatto sapere ancora Arcigay Napoli – sarà potenziato il sistema di videosorveglianza presente nei locali dell'associazione".

L'assessore Ferrante: "Piena solidarietà"

Una dura condanna per quanto accaduto è stata espressa dall'assessore alle Pari Opportunità di Napoli Emanuela Ferrante, che ha dichiarato: "Esprimiamo piena solidarietà alle due dottoresse volontarie aggredite. Abbiamo già preso contatti con la Questura per un incontro nel corso del quale andremo a condividere opportune strategie di tutela. A breve sarà anche convocato un tavolo interistituzionale volto a monitorare e supportare le vittime dei crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e dell’identità di genere".

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