Incendio distrugge yacht nel porto di Sapri, ipotesi corto circuito a bordo

Potrebbe essere stato un corto circuito a innescare l'incendio che, nella notte, ha distrutto uno yacht da 24 metri che era ancorato nel porto turistico di Sapri, in provincia di Salerno; quando è divampato il rogo nessuno era a bordo: il proprietario, un notaio salernitano, era fuori a cena col figlio e un membro dell'equipaggio. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti per tutta la notte, l'imbarcazione è stata trainata lontano dallo scalo per evitare che le fiamme raggiungessero le altre ormeggiate.
L'allarme è scattato alle 20:30 di ieri, 17 agosto, quando sono state viste le fiamme alzarsi dall'imbarcazione, un Pershing; una colonna densa di fumo nero si è alzata dal porto ed è rimasta a lungo visibile da chilometri di distanza, causando preoccupazione tra i residenti, i turisti e gli altri diportisti che si trovavano nel porto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Policastro Bussentino, le operazioni di spegnimento sono andate avanti per tutta la notte. Per evitare danni ad altre imbarcazioni, e per limitare le conseguenze a terra del fumo sprigionato dall'incendio, lo yacht è stato trainato, ancora in fiamme, fuori dallo scalo; le operazioni hanno visto il coinvolgimento della Capitaneria di Porto e della Polizia Locale.
Sull'origine dell'incendio ci sono accertamenti in corso. Tra le ipotesi ritenute al momento maggiormente verosimili, c'è quella del corto circuito: un malfunzionamento elettrico potrebbe avere causato un principio di incendio a bordo e le fiamme si sarebbero estese rapidamente mentre a bordo non c'era nessuno che potesse intervenire. Avviate verifiche anche per valutare l'eventuale impatto ambientale: la combustione dei materiali a bordo ha sprigionato sostanze potenzialmente inquinanti, liberate nell'aria e disperse in mare.