Fecero il barbecue e incendiarono ettari di bosco sul Monte Tifata. Responsabili presi un anno dopo grazie ai selfie

Nell'agosto del 2021, sul Monte Tifata, a Caserta, una serie di incendi divamparono per oltre 24 ore, distruggendo centinaia di ettari di vegetazione. Nelle scorse ore, a distanza di quasi un anno dai roghi, i carabinieri forestali di Caserta non soltanto hanno individuato la causa di quegli incendi, ma hanno anche rintracciato i responsabili: si tratta di un 28enne e di un 35enne.
Secondo quanto stabilito dai militari dell'Arma, guidati dal tenente colonnello Marilena Scudieri, gli incendi sarebbero stati innescati da un barbecue organizzato dai due uomini sul Monte Tifata, sul versante di San Leucio: dal rogo originario, le fiamme si erano propagate poi anche sui versanti della montagna che ricadono nei territori di Capua, Casagiove e San Prisco, ardendo per quasi due giorni e mandando in fumo complessivamente circa 400 ettari di vegetazione e danneggiando anche un protetto, preservato dal progetto Rete Natura 2000.
Indagini dei carabinieri e della Procura sammaritana
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono partire da alcune testimonianze che collocavano i due uomini nel posto in cui è partito l'incendio originario proprio quella sera, vale a dire il 10 agosto del 2021. Le attività sono state coordinate dal Comandante del Gruppo CC forestale, e svolte dal Nucleo Investigativo CC forestale, comandato dal colonnello Marilena Scudieri e dalla stazione forestale di Caserta. Le investigazioni dei militari hanno permesso di rintracciare anche l'automobile con la quale i due soggetti si sono recati sul Monte Tifata; dal controllo dei cellulari dei due, poi, è arrivata la definitiva conferma della loro colpevolezza, dal momento che i carabinieri hanno trovato selfie e fotografie della grigliata, scattate proprio sul luogo e nell'orario in cui è divampato il grosso incendio.