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Covid 19

In Campania si parte coi test sierologici per misurare gli anticorpi Covid a medici e infermieri vaccinati

Test sierologici su medici e infermieri delle Asl della Campania per misurare il livello degli anticorpi al Covid19 a 8 mesi dalle prime vaccinazioni. La sorveglianza sanitaria è partita già il mese scorso con i primi test sul personale sanitario che aveva avuto il Covid. Mentre da questo mese sarà estesa anche a tutti gli altri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Test sierologici su medici e infermieri delle Asl della Campania per misurare il livello degli anticorpi al Covid19 a 8 mesi dalle prime vaccinazioni. La sorveglianza sanitaria è partita già il mese scorso con i primi test sul personale sanitario che aveva avuto il Covid. Mentre da questo mese sarà estesa anche a tutti gli altri. Era il 27 dicembre dello scorso anno quando il personale sanitario della Campania – prima categoria in lista nel programma vaccinale italiano – è stato chiamato a vaccinarsi per la prima volta contro il Coronavirus in occasione del Vaccine Day europeo. Mentre la campagna vaccinale vera e propria è cominciata all’inizio di gennaio.

Si attendono indicazioni sulle terze dosi di vaccino

Il primo vaccino somministrato è stato il Pfizer-Biontech, che secondo gli studi scientifici finora pubblicati dovrebbe garantire una copertura vaccinale almeno per circa 8 mesi. Il periodo per i primi vaccinati volge quindi quasi al termine ed in questi giorni si torna a parlare di una possibile Terza Dose anti-Covid19, dopo la seconda dose di richiamo fatta negli scorsi mesi. Ma al momento questa possibilità non è stata ufficializzata, si attendono le indicazioni in merito del Comitato Tecnico Scientifico.

Test sierologici per medici e infermieri nelle Asl

All’Asl Napoli 2 Nord, lo scorso mese di luglio è stata avviata la sorverglianza sanitaria del personale sanitario che aveva avuto il Covid. Dall’inizio di agosto sarà contattato dal medico competente tutto il personale  che ha completato il ciclo vaccinale da almeno 6 mesi per fare il test quantitativo, per misurare il livello degli anticorpi. All’Asl di Caserta sarà avviata una procedura simile. “Non abbiamo mai abbassato i controlli sulla sorveglianza sanitaria che facciamo routinariamente sui nostri operatori – dice a Fanpage.it il direttore generale dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo – sia attraverso unità di screening sierologici sia con i tamponi molecolari nelle aree critiche. Teniamo sotto controllo tutta la situazione”.

Il dirigente medico è però cauto se si associano questi screening ad una ipotetica terza dose. “Va fatta una indagine appropriata per capire se c’è ancora una concentrazione anticorpale neutralizzante che permette di andare avanti. Dagli studi internazionali che stiamo osservando fino ad oggi sembrerebbe che il vaccino Pfizer, a mRna, darebbe una copertura anticorpale di circa 8 mesi. Siamo nel periodo nel quale bisognerà fare questo tipo di osservazione, altrimenti poi ci dovremo attenere agli studi degli altri stati esteri. Noi abbiamo iniziato a gennaio le somministrazione al personale sanitario, con le seconde dosi a febbraio. Ci auguriamo che il Comitato Tecnico Scientifico ci indichi la strada per una eventuale terza dose ad operatori sanitari, soggetti fragili e over 65, che per primi si sono vaccinati”.

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