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Covid 19

In Campania 516 morti per Covid nei primi 18 giorni di novembre: più dei primi 7 mesi di pandemia

Sono 516 i morti nei primi 18 giorni di novembre in Campania causati dal coronavirus: più di quelli registrati tra febbraio e settembre, in sette mesi di pandemia, quando erano stati registrati 463 decessi legati al Covid. La curva del contagio resta alta in tutta la Regione. Di Mauro a Fanpage.it: “Difficile un Natale come quello degli anni passati”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il bilancio dei decessi causati dal coronavirus in Campanai continua a salire: sono 516 i morti nei soli primi 18 giorni di novembre, più di quanti se ne fossero registrati nei primi sette mesi della pandemia. Dallo scoppio della pandemia e fino a settembre, i decessi complessivi erano stati 463 in tutto. Poi, il primo incremento ad ottobre, con 213 casi complessivi ed il record negativo di ottobre, che alla mezzanotte del 18 novembre fa registrare ben 516 decessi causati dal covid.

Numeri che confermano insomma una brusca accelerazione del contagio da coronavirus in Campania, che in questa seconda ondata ormai inoltrato ha portato i numeri della regione ad essere secondi solo a quelli della Lombardia. La Campania è infatti diventata la seconda regione d'Italia per casi attualmente positivi dietro la Lombardia e la terza per casi totali da inizio pandemia, dietro soltanto alla "solita" Lombardia ed al Piemonte. Ed ora c'è preoccupazione per i prossimi giorni: i decessi, infatti, riguardano quasi sempre persone che hanno contratto il virus nelle scorse 2-3 settimane. Ragion per cui, si teme che nelle successive il saldo possa essere destinato ad aumentare ancora.

Il dibattito ora riguarda anche le imminenti festività natalizie, che potrebbero essere molto diverse rispetto a quelle degli scorsi anni. Come spiegato in una intervista a Fanpage.it dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli Maurizio Di Mauro, infatti, "al momento sembra impossibile immaginare un Natale come quello degli altri anni", proprio perché la situazione attuale e l'incidenza dei contagi sono tali che con ogni probabilità resteranno in vigore ancora molte delle attuali limitazioni vigenti, come il divieto di assembramenti ed il distanziamento sociale, oltre alla stessa mascherina.

Maurizio Di Mauro
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