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Le immagini dell’agguato a Torre Annunziata: Alfonso Fontana ucciso a un metro da un passante

Una telecamera di sorveglianza ha ripreso l’omicidio del 24enne, ammazzato a febbraio a Torre Annunziata (Napoli); sarebbe stato ucciso per un furto al clan.
A cura di Nico Falco
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Frame del video dell'agguato in cui è stato ucciso Alfonso Fontana
Frame del video dell'agguato in cui è stato ucciso Alfonso Fontana

La vittima che cerca di scappare, gira intorno a un'automobile, il killer la insegue e spara, più volte, fino al colpo di grazia quando è ormai a terra. Bloccato nel veicolo, un passante: è a meno di un metro, al centro di un agguato di camorra.  C'è un video che mostra gli ultimi istanti di vita di Alfonso Fontana, il 24enne ucciso la sera del 7 febbraio sul centralissimo corso Umberto I di Torre Annunziata, in provincia di Napoli: il giovane sarebbe stato ammazzato per un furto in casa di Catello Martino, l'uomo sottoposto a fermo per quell'omicidio.

Le immagini sono state riprese da una telecamera di sorveglianza che si trova a pochissimi passi dal luogo dell'agguato. Il timecode inica che sono le 22 quando il killer entra in azione. L'auto è parcheggiata, con la portiera appena aperta, la persona all'interno sta per uscire. Un attimo dopo arriva Alfonso Fontana, che cerca di trovare riparo proprio dietro il veicolo. Zoppica, probabilmente è stato già colpito da un primo proiettile.

Subito dietro di lui, il killer: per gli inquirenti si tratta del pregiudicato Catello Martino, detto "‘o Puparuolo"; l'uomo, ritenuto legato al clan D'Alessandro, è stato sottoposto a fermo (poi convalidato) il 20 febbraio. Fontana, in un estremo tentativo di rallentare il killer, spalanca la portiera del veicolo, ma l'uomo già dietro già con la pistola puntata. Spara, e spara ancora pochi secondi dopo, quando il 24enne si accascia al suolo agonizzante. E qui l'ultimo colpo, diretto verso il volto. Almeno otto i colpi di pistola esplosi in strada, quattro quelli andati a segno.

Il video, che sta in queste ore girando nelle chat, è stato rilanciato anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato:

La realtà è purtroppo questa. Siamo circondati da spietati assassini che non esitano a sparare e uccidere per strada, e lo fanno anche di giorno, anche tra la folla. Ricordiamo, su tutti, il caso della piccola Noemi a Piazza nazionale. È così che agisce il crimine. Le vittime innocenti che miete non sono uccise per errore, per questa gente sono soltanto danni collaterali. Il vero errore è continuare a tollerare questi spietati criminali.

L'ipotesi del furto in casa della figlia del boss

Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno individuato Catello Martino e lo hanno sottoposto a fermo. Il 52enne, durante l'udienza di convalida, non ha risposto al gip. Secondo un'ipotesi investigativa dietro il chiarimento ci sarebbe stato un furto avvenuto a Castellammare di Stabia: quasi centomila euro in contanti, oltre a oro e orologi di lusso, che sarebbero stati di proprietà del gruppo Imparato, che gestisce la droga per conto dei D'Alessandro nel rione Savorito di Castellammare di Stabia.

Gli autori del furto sarebbero stati riconosciuti dagli uomini del clan attraverso le immagini della videosorveglianza dell'abitazione e ci sarebbe stata una trattativa per la restituzione, ma senza esito. Quella sera probabilmente Fontana era andato a Torre Annunziata per incontrarsi con un complice, ma si era trovato davanti il killer.

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