Il sindaco delle ordinanze anti-bengalesi fa la guerra alle puzze: multe per le “molestie olfattive”

È davvero singolare l'ordinanza firmata da Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania, cittadina di circa 16mila abitanti in provincia di Napoli, mirata a contrastare le "molestie olfattive". Una ordinanza, dunque, che si pone l'obiettivo di combattere gli odori molesti e che prevede una sanzione di 500 euro per coloro che non la osserveranno: attività commerciali, laboratori, ma anche abitazioni private. Un provvedimento che, in molti, hanno pensato diretto anche in questo caso alla comunità bengalese di Palma Campania, già colpita qualche anno fa con la delibera che imponeva l'esame di italiano.
È stato proprio il sindaco Donnarumma – eletto nel 2018 in quota Fratelli d'Italia e poi nel 2023 con tre liste civiche – a dare notizia, sui social, del nuovo provvedimento: "Ho appena firmato l'ordinanza n. 105 con cui viene fatto divieto di emissione di molestie olfattive su tutto il territorio comunale. Da oggi, la Polizia municipale e le altre autorità competenti potranno sanzionare gli odori molesti provenienti da attività commerciali, laboratori, cucine e abitazioni private particolarmente dedite alla preparazione, cottura o conservazione dei cibi" ha scritto il primo cittadino.
"Gli accertamenti, salvo che non costituiscano reato – prosegue il sindaco – possono portare a sanzioni amministrative fino a 500,00 euro per ogni emissione di odori disagianti e molesti. Si tratta di un provvedimento necessario e urgente adottato a seguito delle numerose segnalazioni pervenute e volto a tutelare salute pubblica e vivibilità urbana prima che il fenomeno diventi una vera e propria emergenza. Perché siamo convinti che una Città che rinuncia a difendere la qualità dell'aria rinuncia a difendere la dignità dei suoi cittadini".
Le reazioni dei cittadini all'ordinanza
Il provvedimento del sindaco Donnarumma, a giudicare almeno dal tenore dei commenti apparsi sotto al post in cui annunciava l'ordinanza, ha suscitato dibattito tra i cittadini di Palma Campania. Alcuni, infatti, plaudono all'iniziativa del primo cittadino, ritenendo il provvedimento giusto per il decoro e la salute pubblica, mentre tanti altri commenti bollano come assurda una decisione del genere; in molti, inoltre, suggeriscono al sindaco, piuttosto che concentrarsi sugli odori culinari, di cercare di contrastare altri tipo di odori. C'è anche, infine, chi si chiede quali saranno i parametri per giudicare chi trasgredisce e chi no.
Il sindaco di Palma e l'esame di italiano per i bengalesi
Il primo cittadino di Palma Campania, come detto in precedenza, non è nuovo a provvedimenti e delibere che generano dibattito e discussione. Nel 2021 aveva imposto l'esame di italiano per i cittadini bengalesi del territorio, presenti in maniera piuttosto massiccia a Palma Campania poiché impiegati in larga parte nelle azienda manifatturiere. Un provvedimento che aveva spinto molti cittadini del Bangladesh a lasciare il territorio.
Chi è il sindaco Nello Donnarumma
Nei primi giorni di gennaio dello scorso anno, inoltre, il sindaco Nello Donnarumma venne arrestato nell'ambito di una indagine per corruzione e appalti truccati in cambio di denaro e posti di lavoro. Otto gli indagati, tra cui appunto il primo cittadino, che venne sottoposto agli arresti domiciliari e sospeso dalla sua carica di sindaco; il primo cittadino ha sempre respinto ogni addebito nei suoi confronti. Nell'agosto del 2024, poi, per Donnarumma è arrivata la revoca degli arresti domiciliari e della sospensione da primo cittadino.
Le reazioni politiche all'ordinanza di Palma Campania
I deputati napoletani Marco Sarracino e Arturo Scotto del Partito Democratico hanno attaccato la decisione del primo cittadino palmese:
Sembra uno scherzo, ma è tutto vero: il sindaco di Palma Campania ha deciso di multare le “molestie olfattive”. Avete capito bene: se dalla tua cucina esce un po’ troppo odore di sugo, rischi di pagare fino a 500 euro!
Ma quindi cosa facciamo con la Genovese ? La bandiamo perché “puzza” troppo? E il ragù della domenica? Vietato anche quello? A questo punto aspettiamo l’ordinanza anti-pizza perché il profumo può “molestare” i vicini!
La verità è che questa destra non sa più distinguere le vere priorità degli italiani. Mentre il Paese soffre per il caro vita, il lavoro precario e i servizi che non funzionano, loro si inventano ordinanze ridicole. È ora di smetterla con queste buffonate e iniziare a occuparsi dei problemi reali dei cittadini.