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Il presidente di Napoli Sotterranea condannato per violenza sessuale, sentenza confermata in Appello

La Corte di Appello ha confermato in secondo grado la condanna a Vincenzo Albertini, accusato di violenza sessuale da una ex collaboratrice, Grazia Gagliardi: per il 60enne 1 anno e 8 mesi di reclusione. La ragazza aveva denunciato abusi avvenuti nel sito gestito dall’associazione Napoli Sotterranea, di cui l’uomo è presidente.
A cura di Nico Falco
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Il processo di Appello ha confermato la sentenza del primo grado: Vincenzo Albertini, 60 anni, presidente dell'associazione culturale Napoli Sotterranea, è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una sua ex collaboratrice, la 35enne Grazia Gagliardi, che lavorava come guida turistica nel sito del centro di Napoli. Durante il primo processo il pm Barbara Aprea aveva chiesto 7 anni di reclusione per Albertini (difeso dagli avvocati Marco Campora, Sergio Pisani e Maurizio Zuccaro), la condanna fu comminata dalla quinta sezione del Tribunale di Napoli (collegio A, presidente Cristiano).

"Dopo 4 anni, finalmente posso mettere un punto a questa vicenda – il commento a caldo di Grazia Gagliardi, appena uscita dal Tribunale – ringrazio il mio avvocato Alessandro D'Alterio e tutti quelli che hanno sempre creduto in me fin dall'inizio, anche quando sul mio conto venivano diffuse voci false. Oggi non ho vinto solo io, oggi vince la giustizia".

La giovane guida aveva denunciato Albertini con un video che era stato pubblicato sulla pagina Facebook dell'Ex Opg Occupato – Je so' pazzo. "Ho lavorato per quattro anni in nero per Napoli Sotterranea in piazza San Gaetano – raccontava la ragazza – una mattina, all'apertura delle porte del Teatro Romano, il presidente Albertini mi fa entrare con una scusa in una zona del teatro, la Summa Cavea, e immediatamente si abbassa jeans e slip iniziando a baciarmi sul collo e sul mio corpo, sulle parti intime e costringendomi a toccare il suo membro, intimandomi anche di fare altro, dicendomi frasi che ora non sto qui a dire". La sentenza di primo grado era arrivata il 6 luglio 2020.

L'avvocato della vittima, Alessandro Eros D'Alterio, ha espresso soddisfazione per la pronuncia dei giudici del secondo grado. "Sono contento che anche la Corte di Appello – ha detto – abbia ritenuto credibile la mia assistita e che abbia voluto anche valorizzare lo sforzo della difesa di parte civile la quale, con l'appello incidentale, ha rimarcato i diritti civilistici nel processo penale". Alla vittima è stata riconosciuta una provvisionale di 5mila euro. "Si tratta – conclude l'avvocato di Grazia Gagliardi – di una decisione che ci soddisfa ulteriormente rispetto alla già soddisfacente decisione incassata in primo grado. Io ho sempre creduto alla versione dei fatti prospettata da Grazia".

Dopo la condanna in secondo grado il collegio difensivo ha fatto sapere che ricorrerà in Cassazione perché "le dichiarazioni della persona offesa, più volte modificate nel corso dell'istruttoria dibattimentale, risultano fortemente minate da elementi oggettivi che attestano che il presidente Albertini si trovasse al momento del fatto in un luogo diverso".

(ultimo aggiornamento: 14 ottobre, 18:40)

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