Il pilota Leclerc derubato di un orologio da 2 milioni di euro: gli autori sono tre napoletani

Emergono nuovi dettagli sulla disavventura vissuta in Italia, lo scorso aprile, dal pilota francese di Formula Uno della Ferrari, Charles Leclerc, che nei pressi di Viareggio venne derubato dell'orologio, un Richard Mille personalizzato, con tanto di dedica sulla cassa, del valore di 2 milioni di euro.
I responsabili dello scippo ai danni del pilota della Ferrari sono tre napoletani, tutti già noti alle forze dell'ordine. Proprio per la singolarità dell'orologio – una personalizzazione che l'azienda Richard Mille riserva a pochi eletti, come ad esempio il tennista Rafael Nadal, che ha un orologio simile – dopo il furto i tre napoletani avrebbero avuto difficoltà a rivenderlo in città e, come riporta ancora il quotidiano partenopeo, l'orologio sarebbe dunque stato rivenduto a un imprenditore spagnolo, a un prezzo nettamente inferiore al suo, esorbitante, valore reale.
L'orologio scippato al campione con la scusa di una foto
Lo scorso 18 aprile, prima del Gran Premio di Formula Uno che si sarebbe disputata a Imola, Charles Leclerc si trovava in Toscana in compagnia del suo preparatore atletico, Andrea Ferrari. In serata, mentre rientravano nell'abitazione di quest'ultimo, i tre malviventi napoletani si sono avvicinati all'auto sulla quale si trovava il pilota, avvicinandolo con la scusa di scattare un selfie insieme. Dopo aver ottenuto la fotografia, però, approfittando della distrazione del pilota, con un gesto fulmineo, di chi è del mestiere, uno di loro ha strappato il prezioso orologio dal polso di Leclerc, dandosi alla fuga insieme ai complici.