Il Museo del Tesoro di San Gennaro è uno dei più preziosi al mondo: solo sulla Mitra 3.700 rubini, smeraldi e brillanti

Il "tesoro" di San Gennaro è tale e non solo di nome: ha infatti un valore economico inestimabile, visto che non esistono stime ufficiali precise e che, tra valore storico e culturale, siamo ben oltre quello materiale. Solo la Mitra, il copricapo, potrebbe valere qualcosa come 20 milioni di euro. Ma considerando l'intero tesoro, che conta più di 21mila pezzi, è considerato di valore immensamente superiore a quello della Corona Inglese o degli Zar di Russia.
La Mitra di San Gennaro, il copricapo episcopale, è realizzato da quasi 4mila pietre preziose, tra cui 198 smeraldi, 168 rubini e 3.328 diamanti, per un peso di 18 chili. Realizzata a mano nel 1713 dall'orafo Matteo Treglia, è sicuramente il capolavoro artigianale dell'arte orafa tra i maggiori al mondo. Non scherza però neanche la Collana, la cui realizzazione è iniziata nel 1679 e che ha visto le ultime aggiunte nel 1929: in 250 anni, al gioiello originale creato dall'orafo Michele Dato, si sono aggiunte infatti le donazioni di Re, Regine, Papi, nobili e perfino gente comune. L'ultima aggiunta fu un anello dell'ultima regina d'Italia, Maria José, nel 1929, ma prima ancora ci sono state le donazioni che arrivano fino a Carlo III di Borbone in pieno XVII secolo.
Gli oggetti "minori", per così dire, comprendono spilla, placca e mantello di gemme e pietre preziose, ma anche un calice d'oro donato da Francesco II delle Due Sicilie, una croce episcopale in oro, smeraldi e diamanti donata da Umberto I d'Italia e Margherita di Savoia, una pisside d'oro, corallo e malachite donata da Umberto II, ultimo re d'Italia, che l'aveva appositamente commissionata alla famiglia Ascione di Torre del Greco, città nota per i lavori in corallo. Un altro centinaio di pezzi di vario tipo abbracciano un arco di tempo che va dal 1305 all'era contemporanea.
Insomma, un valore economico totalmente impossibile da stimare. E che lo rendono una delle meraviglia di Napoli, all'interno del Duomo, da visitare e osservare durante una visita in città.