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Il meteorologo: “Domani maltempo su Napoli, tanti rischi per le mareggiate”

Un rischio mareggiata sul Lungomare di Napoli, come quella vista il 28 dicembre 2020: l’allarme del professor Adriano Mazzarella, che a Fanpage.it spiega: “Rischio elevato, domani ci sono le condizioni adatte”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il professor Adriano Mazzarella. Foto / Fanpage.it
Il professor Adriano Mazzarella. Foto / Fanpage.it

Un rischio "elevato" di una mareggiata sul lungomare di Napoli, come quella del 2020 che spazzò via ristoranti e bar. Le condizioni "ideali" affinché questo si ripeta è previsto per domani, martedì 22 novembre. Lo ha spiegato a Fanpage.it il professore Adriano Mazzarella, meteorologo e fisico, già professore di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli, che ormai da oltre tre anni è ospite della redazione napoletana per parlare di meteo e clima.

"Elevato rischio di mareggiate su via Caracciolo"

"Al di là dell'allerta meteo prevista per domani", ha spiegato a Fanpage.it il professor Mazzarella, "ci sono le condizioni affinché domani possa di nuovo verificarsi una mareggiata sul Lungomare di Napoli, come quella vista nel dicembre 2020, quando l'acqua spazzò via anche i ristoranti presenti su via Caracciolo". E aggiunge: "Il vortice di bassa pressione che sta arrivando dal golfo di Guascogna, erroneamente definito "Poppea" ma il cui vero nome è "Denise", sta raggiungendo velocemente le coste tirreniche della Campania. E con esso, anche i fortissimi venti di libeccio che supereranno i 70 chilometri orari".

"Condizioni ideali per rivedere quelle scene"

Proprio la presenza di questi fortissimi venti, spiega il professor Mazzarella a Fanpage.it, "creerà le condizioni ideali affinché possa verificarsi una mareggiata simile a quella vista a fine 2020 sul Lungomare. Non c'è, ovviamente, la certezza assoluta: ma le condizioni meteorologiche saranno tali che il rischio è molto elevato, e forse è il caso che i ristoratori pensino a delle contromisure per tutelarsi e non rivedere le immagini già viste nel dicembre di due anni fa". Le onde del mare, infatti, rischiano di essere alte diversi metri e "infrangere" così nuovamente la barriera di scogli, finendo di nuovo sulla terraferma, spazzando via auto, tavolini esterni e allagando perfino i locali come già visto in passato.

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