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Il lido che vieta in spiaggia il cibo portato da casa si difende: “Sotto l’ombrellone solo i panini, per questioni di igiene”

Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs) al lido di Villaggio Coppola dove una mamma ha denunciato di essere stata costretta a gettare il cibo portato da casa per comprare quello dello stabilimento. I titolari: “Non è vero. L’abbiamo invitata ad andare nell’area tavolini”
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Il personale di servizio ha invitato la signora a consumare il proprio cibo in un’area dedicata al consumo degli alimenti, dove tutti possono mangiare in modo gratuito. La signora si è opposta, perché era arrabbiata per il contrasto con l’addetto. Nessuno l’ha costretta a gettare il cibo portato da casa. Noi non sappiamo se l’ha fatto. Sarebbe comunque un gesto grave che non si fa. Del resto, noi vendiamo ai clienti un servizio. Non possiamo far entrare persone con quintali di cibo. In un’area relax si va per rilassarsi, non per fare i picnic”.

Ecco la replica dei gestori del lido balneare di Villaggio Coppola, nel Casertano, finito nella bufera per la vicenda della mamma con tre figli, che ha denunciato di essere stata costretta a gettare il cibo portato da casa e ad acquistare quello venduto al bar dello stabilimento. La storia è stata diffusa dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra), che questa mattina ha deciso di andare sul posto per parlare con i titolari del lido e capire cosa sia accaduto. Il parlamentare ha poi pubblicato il confronto nel corso di una lunga diretta in streaming sui suoi canali social.

I titolari del lido: "Nessuno ha vietato alla famiglia di mangiare il cibo di casa"

“Noi non c’eravamo – hanno precisato i gestori del lido, che si trova sul litorale casertano – L’episodio ci è stato riferito dal personale ed è avvenuto a nostra insaputa. Nessuno ha vietato alla signora di mangiare il cibo da casa – spiega uno dei gestori – Lei non poteva consumare cibi sotto l’ombrellone, perché noi consentiamo il consumo solo di panini e snack. Non è consentito portare bottiglie di vetro o alcol per una questione di igiene e di etica. Cerchiamo di tutelare l’ambiente e l’arenile dall’inquinamento di olii e salse”. La mamma aveva portato al mare della pasta all'insalata, come ha specificato nella segnalazione a Borrelli.

Borrelli incalza: “Quindi se si presentano clienti nel vostro lido, nessuno li costringe a buttare il cibo portato da casa?”. Secca la replica: “No, mai. Odiamo gli sprechi – dice uno dei titolari – Mai metteremmo le mani nelle borse o addosso ad un cliente. Mai lo obbligheremmo a fare cose del genere. Noi offriamo un servizio gratuito con i tavolini. Siamo imprenditori balneari da 30 anni, siamo persone oneste. La signora ha voluto alzare un polverone, ma non è giusto infangare chi lavora e fa il proprio dovere”.

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Il cartello all'esterno del lido: "Non è consentito introdurre cibi e bevande"

Verso al fine del confronto è stato inquadrato anche un cartello con la scritta "Regolamenti e divieti", sul quale il parlamentare ha evidenziato la frase: "Non è consentito introdurre cibi e bevande dall’esterno", chiedendo ai titolari: "Quindi c’è un divieto che non potreste mettere? Questo non è possibile perché non avete l’autorizzazione per impedire alle persone di portarsi del cibo”. I gestori hanno replicato: "Noi facciamo entrare chiunque porta del cibo. Non facciamo entrare bottiglie di vetro". Aggiungendo, poi, "la scritta è fatta in modo generale. È un errore di stampa. Il cartello è vecchio".

Lo scontrino non fiscale con la data di aprile

Il parlamentare ha poi chiesto chiarimenti sullo scontrino non fiscale con la data di aprile che sarebbe stato rilasciato alla cliente per l'acquisto di una pizza. I gestori hanno spiegato di essere in regola: "Quattro giorni fa abbiamo avuto un controllo della Guardia di Finanza". Hanno poi detto che rilasciano uno scontrino fiscale, con registratore fiscale, e uno non fiscale per il gestionale che serve alle comande per le pizze. Alla verifica sullo scontrino non fiscale offerta dai gestori al deputato napoletano la data è risultata corretta. "Quello mostrato dalla signora – hanno detto – si vede che non era di quel giorno".

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