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Il Giro d’Italia torna a Napoli nel 2026 per la quinta volta: tappe a Bagnoli e Caivano

Il Giro d’Italia torna a Napoli il 14 maggio 2026 per la quinta volta consecutiva. Tappa anche a Bagnoli, sullo sfondo del villaggio tecnico dell’America’s Cup.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Giro d'Italia torna a Napoli il 14 maggio 2026 per la quinta volta consecutiva. Farà tappa anche a Bagnoli, in tempo per tirare la volata alla Luois Vuitton Cup di vela e all'America's Cup 2027. I ciclisti, infatti, sfileranno a Coroglio con lo sfondo del villaggio tecnico della Coppa America che per la prossima primavera dovrebbe essere già allestito. La tappa campana partirà da Paestum per arrivare a Napoli, passando per l’area vesuviana interna, Nola e il Nolano, l’area nord ancora una volta con Caivano. Entrata nel capoluogo, passerà sul lungomare, arrivando fino a Chiaia, Posillipo e Bagnoli. Il percorso ufficiale completo del Giro d'Italia sarà svelato domani, lunedì 1 dicembre, alle 15,30 nell'Auditorium "Ennio Morricone" di Roma.

Manfredi: "Coppa America e Giro d'Italia, Napoli capitale dello sport"

Dopo i successi delle ultime quattro edizioni, anche nel 2026 la Città Metropolitana di Napoli sarà protagonista della Corsa Rosa per promuovere il patrimonio paesaggistico e culturale campano. Quella del 14 maggio sarà la sesta tappa della 109ª edizione del Giro. Per il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi nel 2026 "Napoli sarà al centro del Mediterraneo anche nello sport: Coppa America, Giro d’Italia, Capitale europea dello Sport". Il capoluogo campano si è agiudicato il "poker" del Giro d'Italia, fortemente voluto da Manfredi.

"Napoli sta diventando sempre più centrale nel Mediterrraneo. E si vede in tutti i campi – ha affermato il Sindaco Manfredi – è una storia d’amore che si perpetua. Qualche anno fa sarebbe stato impensabile che la Città Metropolitana potesse ospitare per cinque anni consecutivi un arrivo di tappa. L’organizzazione ha trovato nelle istituzioni napoletane interlocutori seri e appassionati. Il Giro d’Italia è un potentissimo strumento di valorizzazione territoriale, e ha un’enorme copertura internazionale in termini di visibilità tv e digital. Mandare le immagini delle nostre bellezze in tutto il pianeta si sta rivelando un grande volano sotto il profilo turistico, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: Napoli e la sua area metropolitana sono diventate una delle mete più ambite a livello internazionale. Il prossimo anno, poi, l’impatto sarà ancora maggiore, con l’accoppiata Giro – Coppa America. Napoli è tornata al posto che merita. Voglio, inoltre, anche in qualità di Presidente dell’Anci – ha concluso Manfredi – ringraziare RCS Sport per il preziosissimo lavoro di ambasciatrice nel mondo dello straordinario patrimonio di bellezza e di cultura dei comuni di tutta Italia, dalle grandi città ai piccoli borghi, tutti ricchi di fascino e di meraviglie".

Il percorso della tappa a Napoli del Giro d'Italia 2026

Quella di Napoli sarà l’unica tappa che toccherà la regione Campania. Partenza da Paestum, rotta verso Salerno, le splendide Vietri sul mare e Cava de’ Tirreni per risalire verso Nocera e Sarno, "con l’obiettivo – spiega la Città Metropolitana in una nota – di mostrare che l’omonimo fiume, che attraversa anche tanta parte dell’area metropolitana di Napoli, nell’alveo delle sue sorgenti è un’oasi di benessere e armonia con la natura, nell’ottica di un’ulteriore spinta al grande lavoro di recupero e depurazione messo in campo in questi anni – per entrare nell’area metropolitana di Napoli all’altezza di Palma Campania, culla del carnevale con le sue Quadriglie, procedere verso Nola, la città della Festa dei Gigli patrimonio UNESCO e patria di Giordano Bruno, Cardito – con il suo castello, Palazzo Mastrilli, e il Parco Taglia, un polmone verde di circa 130mila metri quadrati, il paradiso dei bambini e non solo con tante aree giochi, pista di pattinaggio, aree pic nic – per fare rotta verso Caivano e l’area Nord fino al circuito di Napoli da percorrere due volte, per un totale di 184 km. I corridori della Corsa rosa saranno impegnati in un circuito a Napoli da compiere due volte.

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Oltre Bagnoli, i corridori si sfideranno sulle strade della collina di Posillipo, poi, scendendo verso il mare, attraverseranno il suggestivo borgo di Marechiaro e l'area di Coroglio, dove si trova l'ingresso alla magnifica Baia di Trentaremi, con la natura che si fonde con la storia nell'affascinante Parco Archeologico di Pausilypon, il Parco Sommerso della Gaiola, un'area marina protetta di straordinaria bellezza, con i suoi isolotti che sembrano sospesi sull'acqua cristallina. Lasciando le altezze di Posillipo, la Carovana rosa arriverà a Mergellina, l'elegante porta del mare, con il suo pittoresco porto turistico, che segna l’inizio del meraviglioso Lungomare Caracciolo, considerato uno dei più belli al mondo, in cui i velocisti si contenderanno, probabilmente in volata, la vittoria finale sullo sfondo di Castel dell’Ovo, nell’abbraccio del Golfo.

"Anche quest’anno – ha sottolineato il vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo, che ha rappresentato la Città Metropolitana alla cerimonia di presentazione del percorso del Giro che si è svolta questo pomeriggio nella Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma – abbiamo voluto dare risalto a tutta l’area metropolitana, andando a valorizzare l’area interna del Vesuvio, con la sua storia, le sue tradizioni, le sue eccellenze enogastronomiche, i suoi tesori: penso a Nola e al nolano, all’area nord di Napoli, che vedrà il Giro tornare a Caivano in un percorso di continuità con lo scorso anno per consolidare la sua rinascita sotto tutti i profili, anche quello sportivo: ricordiamo che quest’anno, grazie alla Città Metropolitana, è rinata la Coppa Caivano, il trofeo ciclistico più antico della regione, che il prossimo anno vogliamo riproporre con ancora maggiore attenzione. Così come – ha aggiunto Cirillo – stiamo lavorando a una stesura definitiva del tracciato che possa abbracciare le bellezze anche altri territori dell’area metropolitana".

"Lo scorso anno abbiamo inteso consolidare ulteriormente il proficuo rapporto con RCS anche in vista di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026: un lavoro che ha dato buoni frutti, visto che, grazie alla Città Metropolitana di Napoli – ha affermato il Consigliere metropolitano delegato allo Sport, ai Giovani e agli Eventi, Sergio Colella – questo territorio sarà per la quinta volta di fila protagonista della grande Corsa rosa. Per trovare una serie simile occorre arrivare a 70 anni fa, nel secondo dopoguerra".

L’impatto economico e sociale del Giro d'Italia

L'ultima edizione del Giro d'Italia (la numero 108) si è confermata un evento di risonanza globale, con numeri in costante aumento. L’impatto economico è stato valutato da Banca Ifis in oltre 2,1 miliardi di euro tra diretto (700 milioni) e indiretto (1,4 mld), di cui 350 milioni sul Made in Italy, con un aumento complessivo del 4,5% sul 2024. Cresce l’interesse web (+ 8%), ma anche il numero degli spettatori dal vivo (2,3 milioni, + 4,5% rispetto all’anno precedente). Tuttavia la sua forza va oltre i confini italiani. Rappresenta, infatti, un formidabile ambasciatore del Made in Italy, capace di promuovere all’estero l’immagine di un Paese dinamico, innovativo e di qualità: tra gli appassionati stranieri che seguono la corsa attraverso tv, streaming e social media, l’89% ha acquistato prodotti italiani e quasi la metà (45%) ha dichiarato di aver migliorato la propria opinione sull’Italia e sulle città di tappa dopo aver seguito l’evento. L’81% di loro è già stato nel nostro Paese, spesso proprio spinto dalla passione per il ciclismo.

Forte anche l’impatto sociale e ambientale: oggetto di misurazione per la prima volta, tra i soggetti che seguono il Giro è stato rilevato un aumento della propensione all’attività sportiva e alla realizzazione di pratiche sostenibili, con un valore sociale pari a un moltiplicatore di valore di 2,8x: per ogni euro investito nell’evento ne sono stati generati quasi tre in termini di beneficio sociale.

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