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Il figlio del boss di Bagnoli si consegna alla polizia: foto sui social e insulti ai pentiti prima di costituirsi

Massimiliano Esposito Junior, figlio del boss di Bagnoli detto lo Scugnato, si è costituito ieri pomeriggio al commissariato di polizia San Paolo. Il ragazzo ha pubblicato una foto su Instagram con un messaggio a un pentito del clan: dito medio in favore di telecamera e la scritta “alla faccia tua”.
A cura di Nico Falco
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Da Bagnoli era sparito da un paio di settimane, da quando aveva rimediato l'ultima denuncia: resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre a guida senza patente. Ed è ricomparso ieri pomeriggio, a Fuorigrotta: Massimiliano Esposito Junior, figlio del boss di Bagnoli Massimiliano Esposito ‘o Scugnato, si è costituito al commissariato San Paolo. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato in una comunità della provincia di Napoli.

Il ragazzo, 18 anni compiuti meno di tre mesi fa, sapeva che ad attenderlo c'era un ordine di carcerazione del Tribunale dei Minori di Napoli. Il provvedimento riguarda un reato di cui è ritenuto responsabile commesso quando era ancora minorenne: l'anno scorso, intercettato da una pattuglia della Polizia di Stato nei pressi di via Campegna, a Fuorigrotta, era scappato e aveva abbandonato lo scooter; il mezzo, intestato alla madre, era stato recuperato e all'interno era stata trovata una pistola.

La notte del 29 agosto era incappato in una pattuglia a Bagnoli mentre era in sella alla sua motocicletta. Non si era fermato alla sirena, i poliziotti lo avevano bloccato dopo un veloce inseguimento. In quella circostanza, dopo un litigio in strada in cui erano volati insulti e offese verso gli agenti, e a cui avevano preso parte anche dei familiari, il ragazzo era stato portato in commissariato e denunciato. Da quel momento, forse venuto a conoscenza dell'ordine di carcerazione, era sparito.

Il figlio del boss si costituisce, foto contro il pentito: "Alla faccia tua"

Il ragazzo è diventato maggiorenne nel giugno scorso. Per l'occasione a Bagnoli c'era stato anche un concerto abusivo con champagne, fuochi d'artificio e si era esibito un noto neomelodico; le scene della festa, riprese da alcuni partecipanti, erano state poi pubblicate sui social. E sui social ci è finita anche la decisione di consegnarsi alle forze dell'ordine: il giovane si è fatto fotografare davanti al commissariato San Paolo. Nello scatto, pubblicato come storia su Instagram, lo si vede mentre mostra il dito medio alla telecamera. Accanto, una scritta: "A faccia toj", ovvero "alla faccia tua".

A completare il messaggio, una emoticon di un uomo con turbante e barba lunga. Quel disegno, secondo gli inquirenti, ha un significato chiaro: indica Yusseff Aboumouslim, ex braccio destro del boss e del figlio Cristian, entrambi detenuti. Il 28enne, anche lui finito in carcere, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio ha scelto di diventare collaboratore di giustizia. Anche allora Junior aveva lanciato un messaggio, sfruttando i social: "Purtroppo abbiamo un tumore in famiglia".

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