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Covid 19

Il Covid Hospital di Boscotrecase quasi pieno: “Adesso temiamo per i ricoveri ordinari”

Quasi saturo il Covid Hospital di Boscotrecase: restano disponibili solo 7 posti letto ordinari, 5 in subintensiva e 7 in terapia intensiva. Paura ora per i possibili disagi ai pazienti ordinari. Intanto, l’ospedale entra nella “Fase 3”, con un aumento entro metà novembre di posti letto e di personale medico.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Covid Hospital di Boscotrecase quasi pieno: restano solo 7 posti letto ordinari, 5 in subintensiva e 7 in terapia intensiva. E ora si teme per i ricoveri ordinari. A lanciare l'allarme è Gennaro Sosto, direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud che si occupa della provincia orientale e meridionale di Napoli, una delle più colpite dalla seconda ondata di coronavirus. La paura è che la saturazione dei posti letti possa portare disagi ai pazienti che hanno bisogno di altre cure e affetti già da altre patologie.

Al momento, la situazione del Covid Hospital disegnata dal dottor Sosto, vede 54 posti letti ordinari disponibili, di cui 47 già occupati; sui 20 in terapia subintensiva, sono invece 15 i posti occupati; infine, sono 5 i posti occupati sui 13 totali della terapia intensiva. E così il Covid Hospital di Boscotrecase è entrato in quella che viene definita Fase 3, che prevede l'ampliamento dei posti all'interno dell'ospedale. Entro i primi dieci giorni di novembre, il nosocomio vesuviana dovrebbe ampliare i propri posti letto, ed in particolare quelli di subintensiva oltre a quelli ordinari. Ma si punta anche a trovare nuove risorse come medici ed infermieri, per alleggerire il carico di lavoro su quelli già presenti. Una situazione, quella dell'ospedale Sant'Anna e Santissima Maria della Neve di Boscotrecase convertito a Covid Center per fronteggiare la pandemia, comune anche ad altri ospedali della regione Campania. Come spiegato anche dai fisici campani che hanno analizzato i dati di questa seconda ondata, report ospitato nelle scorse ore proprio su Fanpage.it, il timore è proprio per la carenza di medici ed infermieri, oltre che di personale sanitario di altro tipo.

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