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Il clan Licciardi vuole i posti vip al concerto di Geolier: estorsione al manager del rapper napoletano

Il particolare emerge dagli atti sul blitz che, una settimana fa, ha portato a 5 arresti a Terracina e ha svelato gli interessi del clan Licciardi sul territorio. Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe preteso 14 posti vip gratis al concerto di Geolier, esercitando pressioni sul manager del cantante.
A cura di Valerio Papadia
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Emergono nuovi particolari sull'inchiesta che, la scorsa settimana, ha portato all'arresto di cinque persone a Terracina, svelando gli interessi del clan Licciardi sul litorale del Basso Lazio. Secondo gli atti che la Direzione distrettuale antimafia di Roma ha inviato a quella di Napoli, per competenza, il clan avrebbe esercitato pressioni su Cristian De Rosa, manager di Geolier (l'artista non è in alcun modo coinvolto nell'inchiesta). Stando a quanto riporta "la Repubblica", il clan, in particolare Gennaro Marano, figlio di Patrizia Licciardi, avrebbe preteso non soltanto di assistere gratuitamente a uno dei concerti che il rapper napoletano ha tenuto al Palapartenope, ma avrebbe preteso 14 posti nell'area vip dell'evento.

Stando ancora a quanto sarebbe agli atti il clan di camorra nato nell'area Nord di Napoli e cresciuto nella Alleanza di Secondigliano, sarebbe stato accontentato, ottenendo l'accesso alla zona vip del concerto e assistendovi gratuitamente; ciononostante, secondo gli inquirenti, Marano e i suoi accompagnatori si  «sarebbero comportati da aguzzini» nel corso di tutta la serata.

Un comportamento che avrebbe infastidito il fratello di Geolier che, in tutta risposta, sarebbe stato minacciato dal clan, che avrebbe chiesto conto anche al manager del rapper del comportamento di suo fratello, ricevendo però rassicurazioni al riguardo. Pertanto, all'atto delle indagini ci sarebbe anche l'estorsione che il clan Licciardi avrebbe operato ai danni di De Rosa, vittima anch'egli del clan.

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