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Tabaccaio ruba Gratta e vinci da mezzo milione a Napoli

Gratta e Vinci rubato a Napoli, l’anziana incasserà i soldi: biglietto dissequestrato

Lieto fine per la storia del Gratta e Vinci da mezzo milione di euro rubato a Napoli agli inizi di settembre: l’agenzia dei Monopoli ha reso noto che il tagliando è stato dissequestrato e che sono state avviate le procedure per il pagamento, quindi la legittima vincitrice potrà nei prossimi giorni incassare il denaro.
A cura di Nico Falco
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Dopo giorni di tensione passati col fiato sospeso arriva il lieto fine per la storia del Gratta e Vinci da mezzo milione di euro rubato a Napoli: l'anziana che aveva acquistato quel biglietto potrà incassare la vincita, il tagliando è stato dissequestrato ed è stato recuperato oggi dall'Agenzia delle accise, dogane e monopoli che ha avviato le procedure per il pagamento. Nei prossimi giorni la donna potrà quindi entrare in possesso della somma che aveva legittimamente vinto e che aveva rischiato di perdere in quella storia che, per settimane, ha riempito giornali e televisioni.

La vicenda, anticipata da Fanpage.it, risale allo scorso 3 settembre. Una donna di 69 anni aveva acquistato un biglietto della lotteria istantanea in una tabaccheria di Materdei e, dopo essersi resa conto di avere tra le mani un tagliando vincente, l'aveva consegnato all'addetto. Non aveva capito, però, di avere vinto mezzo milione di euro. Il biglietto era stato validato e poi era finito tra le mani di Gaetano Scutellaro, 57 anni, ex marito della proprietaria della tabaccheria, che se lo era infilato in tasca, era salito sullo scooter e si era dileguato. La donna si era rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia.

Anziana vince 500mila euro, tabaccaio scappa col biglietto del Gratta e Vinci

Scutellaro, per qualche ora diventato l'uomo più ricercato d'Italia, era scomparso da Napoli. Era andato a Latina, dove abitano alcuni parenti. E, quando era esplosa la notizia, un nipote aveva pubblicato un video insieme a lui: non era vero che il biglietto era stato rubato, diceva il ragazzo, era di proprietà dello zio e tutto si sarebbe spiegato. Le cose, però, sono andate diversamente: il 5 settembre Scutellaro era stato individuato dalla Polizia di Frontiera nell'aeroporto di Fiumicino; era stato lui stesso a presentarsi agli agenti, per denunciare l'anziana che, a suo dire, lo stava calunniando. In tasca, un biglietto di viaggio per le Canarie. Del tagliando vincente, però, nessuna traccia.

Le successive indagini avevano svelato il nascondiglio: era stato depositato in una banca di Latina. Denunciato in stato di libertà, Scutellaro era stato poi arrestato il giorno successivo, accusato di furto e di tentata estorsione perché nel frattempo era emersa una conversazione telefonica in cui prospettava alla vittima la restituzione del biglietto in cambio del ritiro della denuncia e della spartizione a metà dei 500 euro. In sede di convalida l'accusa di tentata estorsione era caduta ma l'uomo era rimasto in carcere per furto. Il suo legale, Vincenzo Strazzullo, aveva poi spiegato che l'uomo soffre di problemi mentali.

"Ha capito di avere sbagliato, è pentito e si è scusato con tutti per quello che ha fatto: in lacrime ha chiesto perdono all'anziana signora", aveva spiegato l'avvocato. Strazzullo, contattato da Fanpage.it, ha spiegato che nei giorni scorsi si è rivolto al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del 57enne e la sistemazione, in attesa del processo, in un centro dove possa essere curato.

Gratta e Vinci rubato a Napoli, la proprietaria potrà incassare i soldi

Oggi, l'epilogo che chiude (almeno in parte) la vicenda. Se per Scutellaro si prospetta infatti il giudizio per furto (e si attende la pronuncia del Riesame), l'Agenzia dei Monopoli ha fatto sapere che il biglietto è stato recuperato e che sono state avviate le procedure per il pagamento. In altre parole, nei prossimi giorni la 69enne, riconosciuta come legittima vincitrice, potrà incassare il mezzo milione di euro del biglietto fortunato finito al centro di una storia tanto assurda e sgangherata da sembrare incredibile.

La svolta è stata possibile perché, spiega l'Agenzia, "le indagini non lasciano dubbi in ordine alla riconducibilità di quanto in sequestro alla persona offesa". Il direttore Marcello Minenna ha espresso "viva soddisfazione per l'evoluzione positiva della vicenda. La collaborazione istituzionale tra L'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, i Carabinieri, e l'Autorità Giudiziaria nonché il concessionario Lotterie Nazionali Srl, ha prodotto un risultato eccellente e sono particolarmente felice per la signora napoletana, acquirente del biglietto, che in questi giorni è entrata nel cuore di tutti noi".

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