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“Gli Amato-Pagano chiesero a Imperiale un bazooka per uccidere Paolo di Lauro e i figli a Capodanno”

Il clan Amato-Pagano avrebbe avuto intenzione di uccidere Paolo Di Lauro e i figli nel Capodanno 2003, approfittando del fatto che il boss si sarebbe riunito con la famiglia. I capiclan avrebbero ordinato le armi al narcotrafficante Raffaele Imperiale e mandato un affiliato in Olanda ad addestrarsi col bazooka. Le rivelazioni del pentito Esposito.
A cura di Nico Falco
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Non solo droga, ma anche armi. Per combattere contro i Di Lauro, per conquistare Secondigliano e poi per far arrivare fiumi di droga a getto continuo, gli Amato-Pagano avrebbero avuto un solo punto di riferimento: Raffaele Imperiale, che insieme al socio Mario Cerrone sarebbe stato capace di spostare montagne di cocaina ma anche carichi di kalashnikov e persino un bazooka che avrebbe dovuto essere usato per uccidere Paolo Di Lauro e i suoi figli in un attentato clamoroso.

Il retroscena dell'attentato che avrebbe dovuto spazzare via la famiglia Di Lauro, e sancire il controllo degli Scissionisti su Napoli nord, è stato raccontato dal pentito Biagio Esposito, ex dei Di Lauro e poi passato agli "Spagnoli" durante la faida di Scampia. Quel tradimento portò a una vendetta trasversale nel pomeriggio del 30 ottobre 2004: il patrigno di Esposito, Salvatore De Magistris, fu pestato a morte e dopo investito con una motocicletta, secondo gli inquirenti fu torturato perché rivelasse il nascondiglio del figliastro. L'uomo morì circa un mese dopo in ospedale, il 28 novembre. Per quell'omicidio a marzo 2021 è arrivata una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il boss Marco Di Lauro, il fratello minore Nunzio e Antonio Mennetta, il boss della Vanella Grassi.

Da Raffaele Imperiale il bazooka per uccidere i Di Lauro

Esposito ha raccontato di un summit tra Raffaele Imperiale, per gli inquirenti "pilastro" degli Scissionisti, e i boss Cesare Pagano e Lello Amato che sarebbe avvenuto in un ristorante di Barcellona, successivamente acquistato da Pagano. In quella circostanza i capiclan, che tramite il narcotrafficante facevano arrivare fino a 400 chili di cocaina alla volta a Napoli, avrebbero chiesto kalashnikov, pistole semiautomatiche, pistole a tamburo e munizioni, e Imperiale, detto ‘o Parente, "si disse assolutamente in grado di fornirgli le armi per la guerra" contro i Di Lauro.

Secondo Esposito le armi di Imperiale, acquistate in Olanda, sarebbero servite agli Scissionisti almeno tra il 2004 e il 2007. Sempre a Lelluccio Ferrarelle si sarebbero rivolti i boss per un attentato che avrebbe dovuto essere clamoroso (e che non è stato mai eseguito): stavano progettando di uccidere il boss rivale, Paolo Di Lauro, insieme a tutti i figli. L'occasione sarebbe stata il Capodanno 2003, quando sapevano che la famiglia si sarebbe riunita. "Un uomo degli Amato-Pagano – ha detto il collaboratore di giustizia – andò da Lelluccio ‘o parente in Olanda, per addestrarsi ad usare il bazooka".

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