Gli aggiornamenti di giovedì 29 ottobre sul coronavirus in Campania
Aumentano ancora i casi di coronavirus in Campania, la regione d'Italia più colpita dalla seconda ondata di pandemia dopo la Lombardia. Il contagio sale in maniera veloce, e sta mettendo in seria difficoltà gli ospedali, che stanno subendo una pressione tale come non si era registrata neanche tra marzo e aprile. Cresce pericolosamente, oltre al numero dei ricoverati, anche quello dei morti: ottobre è già diventato il secondo mese più funesto con 160 decessi per covid in 26 giorni, secondo soltanto ad aprile che nei suoi 31 giorni fece registrare 211 decessi.
Napoli, quasi 1000 nuovi casi in 48 ore
Nel capoluogo partenopeo la situazione resta difficile: sono 11mila i casi da inizio pandemia, ma i numeri maggiori Napoli li sta facendo segnare in questa seconda ondata. A inizio ottobre erano appena 5mila, quasi tutti "accumulati" a settembre. Adesso, sono di fatto raddoppiati. Quasi mille nelle ultime 48 ore: 990 positivi in più in città da lunedì, con altri 6 decessi. Napoli si conferma dunque una delle città più colpite da questa seconda ondata di coronavirus, assieme al territorio della sua provincia.
Ipotesi lockdown per il capoluogo campano
Mentre non si placano le proteste per il nuovo DPCM del governo e soprattutto per il coprifuoco imposto da Vincenzo De Luca, si cerca di correre ai ripari. Mentre le zone rosse "mirate" sono state istituite per i comuni in cui il contagio sembra già fuori controllo, per Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute, nelle due grandi città più colpite come Napoli e a Milano servirebbe un "lockdown mirato", perché "il covid in queste aree si può prendere anche al bar o in autobus", tanta è la sua diffusione attuale. Un commento che ha fatto infuriare e non poco il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha spiegato che "le parole sono piombo. Se si hanno elementi tali per fare una comunicazione ufficiale, la facessero prima nei luoghi istituzionali e poi lo dicano a mezzo stampa".