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Gelo del 7-9 aprile 2021, in Campania 4 aree in calamità naturale e aiuti alle aziende

Quattro aree della Campania, ricche di colture di ogni tipo, sono state messe in ginocchio dalle gelate del 7-9 aprile 2021. Oggi, il Ministero delle politiche agricole ha riconosciuto lo stato di calamità per queste zone; le aziende colpite potranno chiedere aiuto fino al 14 ottobre, compilando un apposito modulo. Ad assisterle nella richiesta è Coldiretti.
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Il ministero delle Politiche agricole ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per 4 aree della Campania, colpite forte dalle gelate del 7-9 aprile 2021. Ad annunciarlo è la Coldiretti Campania, che ha spinto perché venisse riconosciuta tale condizione di emergenza. Le aziende di queste zone che hanno subito danni alla produzione e alle colture possono presentare richiesta di aiuto entro il 14 ottobre, secondo le indicazioni riportate nella circolare del Ministero e con l'assistenza di Coldiretti Napoli e Caserta.

I danni alle coltivazioni in Campania

Il primo areale (sinonimo di area di distribuzione, ndr), nella provincia di Caserta, comprende i comuni di Capua, Bellona, Pastorano e Vitulazio, dove si coltiva pomodoro da industria, pesco, albicocco, susino, nettarina, ciliegio e actinidia.
Il secondo areale si trova sempre nel asertano: Aversa, Carinaro, Casaluce, Cesa, Lusciano, San Marcellino, Teverola, Trentola Ducenta e Villa Di Briano, con danni alle colture di pesco, albicocco, susino e nettarina.
Ancora in provincia di Caserta, nell'areale 3, i territori di Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Dragoni, Formicola, Liberi, Piana di Monte Verna, Pontelatone, Rocchetta e Croce e Ruviano, hanno perso le loro coltivazioni di vite, melo, pesco, albicocco, susino, kiwi, nettarina e ciliegio.
Infine, nell'areale 4 di Napoli – comuni di Afragola, Arzano, Bacoli, Caivano, Calvizzano, Cardito, Casalnuovo Di Napoli, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano in Campania, Grumo Nevano, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Monte di Procida, Mugnano di Napoli, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Sant'Antimo e Villaricca – il gelo ha distrutto ogni melo, pero, pesco, nettarina, albicocco, ciliegio, susino, vite e pomodoro che era stato piantato.

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