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Furti d’auto col gps, ex presidente della squadra di calcio tra vittime della banda

La Maserati Levante di Nazario Matachione era stata rubata a Bagnoli, ritrovata a Marianella; nel veicolo tracce di Dna riconducibili a tre degli indagati raggiunti oggi da misura cautelare.
A cura di Nico Falco
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Nazario Matachione ed Emanuele Filiberto di Savoia
Nazario Matachione ed Emanuele Filiberto di Savoia

Tra i furti attribuiti alla banda sgominata oggi a Napoli dai carabinieri c'è anche quello della Maserati Levante rubata a Nazario Matachione, direttore generale di Polaris Farmaceutici e già presidente del Savoia; l'imprenditore aveva sporto denuncia presso i carabinieri di Fuorigrotta accompagnato da Emanuele Filiberto di Savoia. Emerge dall'ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari quattro persone, accusate di 22 episodi e di una rapina, commessa quando il proprietario si era reso conto del furto in corso; per seguire le automobili il gruppo usava localizzatori gps e AirTag, che venivano nascosti sul veicolo bersaglio per seguirlo fino ad un punto dove sarebbe stato più facile rubarlo.

I domiciliari sono scattati per Pasquale Gimmelli, 24 anni, Antonio Caso, 19 anni, Ciro Cristilli, 28 anni, ed Emanuele Francesco Minichino, 19 anni. Gimmelli viene ritenuto dagli inquirenti capo e promotore del gruppo, col compito di organizzare i furti, tenere i contatti coi ricettatori e spartire i guadagni, che si aggiravano, secondo le stime, intorno agli 8mila euro a settimana.

Il furto della Maserati Levante di Matachione

L'automobile di Matachione, una Maserati Levante Modena con cilindrata 3mila e prezzo di oltre 120mila euro, era sparita il 5 giugno 2024 dall'ex base Nato di viale della Liberazione, nel quartiere di Bagnoli, Napoli Ovest. I carabinieri della stazione di Marianella l'avevano ritrovata poco dopo: era parcheggiata, già parzialmente smontata, in via Emilio Scaglione, a Marianella, presso gli "ex Campi Ferlaino", nello stesso punto in cui i militari avevano già trovato un'altra automobile di lusso, una Maserati Ghibli.

Gli indagati incastrati dal Dna

Nel corso dell'intervento i militari avevano visto uscire dagli "ex Campi Ferlaino" una Jeep Renegade; l'automobile era stata controllata qualche ora dopo e a bordo c'erano tre dei quattro indagati raggiunti dalla misura odierna (Antonio Caso, Pasquale Gimmelli e Ciro Cristilli) e un minorenne, trovati in possesso di arnesi da scasso.

I carabinieri avevano prelevato tracce biologiche nella Maserati Levante di Matachione, i campioni erano stati quindi analizzati ed erano risultati riferibili a Caso, Gimmelli e Cristilli.

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