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Fuoristrada rubati a Napoli e rivenduti come nuovi: sgominata la banda, tre arresti

Riciclavano i fuoristrada rubati nel capoluogo di Napoli: le vetture risultavano “pulite” e con numeri di telaio cambiati, quindi rivendute come nuove ad ignari acquirenti. Tre le persone arrestate questa mattina, due di loro sono pregiudicati ritenuti vicini al clan Partenio di Avellino, un altro è un imprenditore irpino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una banda in grado di "riciclare" i fuoristrada rubati a Napoli e farli diventare "puliti" per poi rivenderli ad ignari acquirenti, che li consideravano nuovi. Tre le persone arrestate questa mattina dalla Polizia, su mandato della Procura della Repubblica di Avellino che ha coordinato le indagini: si tratta di un imprenditore edile di 40 anni e due pregiudicati di 42 e 52 anni, cognati tra loro e ritenuti vicini al clan Partenio. Due di loro sono stati sottoposti a regime di custodia cautelare ai domiciliari, per il solo 42enne invece (già detenuto per altri reati) è scattata la custodia cautelare in carcere.

Le indagini sono partite nel 2019, dopo l'immatricolazione di un veicolo acquistato in Germania da parte di un ignaro acquirente. Da quell'episodio si è ricostruita l'intesa attività della banda, che "riciclava" con un complesso sistema i veicoli che venivano rubati a Napoli. I fuoristrada rubati venivano "affidati" ad un'agenzia di pratiche d'auto in Sicilia e, una volta che risultavano "puliti", venivano rimessi in vendita come nuovi, con tanto di documenti contraffatti. Lo stesso numero identificativo del telaio risultava "riciclato": a quello originale, appartenente al fuoristrada rubato, veniva applicata una "correzione" che lo trasformava in un numero pulito, appartenente ad un veicolo regolare in circolazione. Diverse le persone che sono state ingannate, acquistando fuoristrada apparentemente nuovi e puliti ma che in realtà erano stati rubati nel capoluogo campano. Nel corso delle indagini, le forze dell'ordine hanno anche scoperto che uno dei tre arrestati, già sottoposto a semilibertà, poteva allontanarsi dal carcere per fare pulizie nei centri commerciali: ci andava però con un bolide, una Maserati Ghibli, risultata essere senza assicurazione. Proprio da questa scoperta, avvenuta lo scorso 24 febbraio, gli era stata revocata la semilibertà.

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