Francesco Borrelli e le Regionali in Campania: “Rita De Crescenzo candidata? Pubblicità, i follower non sono voti”

Francesco Emilio Borrelli parla delle Regionali: dalle candidature nel centrosinistra (e non solo) alle proposte per i redditi più bassi.
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Francesco Emilio Borrelli, il deputato "anti-cialtroni" di Napoli , noto anche per la sua forte presenza sui social network è anche il leader dei Verdi in Campania. Dopo l'addio definitivo ad un terzo mandato di Vincenzo De Luca in Regione, col conseguente inizio del "dopo-De Luca" si lamenta del tavolo del centrosinistra per la scelta di un candidato. Con Fanpage Borrelli parla anche degli altri candidati (o pseudo tali).

Cosa è successo? Perché il tavolo del centrosinistra si è già spaccato?

Non so se esista già un tavolo effettivo. Visto che non vota una sola regione, ma più regioni, teoricamente bisognerebbe trovare un incastro in cui ciascuno abbia visibilità, con tutto il rispetto per gli alleati. Oggi noi rappresentiamo un soggetto politico che ha preso quasi il 7% alle ultime Europee, siamo il terzo partito in città. Immaginare di dare per scontato tutto, facendo una trattativa a due, è un errore. Secondo me, dovremmo partire su base nazionale, con i responsabili delle organizzazioni politiche che dovrebbero individuare dei criteri. E dove non si raggiungesse un accordo, rispolverare le primarie, che un tempo sembravano indispensabili, ma che oggi sono diventate un tabù. L'idea che arrivi all’improvviso un nome non è un buon metodo.

I nomi che circolano quali possibili candidati sono tutti del Movimento 5 Stelle, da Fico e Costa in poi.

Lei dice? Per me non è scontato che sia un nome dei 5 Stelle. Nulla in contrario, ma vorrei capire qual è il criterio. Stiamo parlando di uomini e donne rispettabilissimi, ma che sono espressione non delle loro capacità, ma dell'appartenenza. Se questo è il criterio, ce lo facessero capire.

 È stato spesso parlato della fine del "deluchismo". Che cosa ne pensa?

I Verdi hanno fatto parte della maggioranza, con affinità e divergenze. Voglio ricordare che noi entrammo nella coalizione con De Luca in base a un accordo: non si sarebbero fatti più inceneritori e si sarebbe investito sulla raccolta differenziata. Quell’accordo è stato rispettato: abbiamo avuto inceneritori e la Campania ha una raccolta differenziata dei rifiuti che sfiora il 60%. Non siamo mai stati in giunta, a differenza di chi oggi prende le distanze da De Luca, ma ha governato con lui e ha avuto partecipate. Prendere le distanze dopo la fine del mandato, per me, è un comportamento ignobile.

Una domanda diretta: si candiderà alla Elezioni Regionali in Campania?

Non sono assolutamente intenzionato. Negli ultimi anni mi sono candidato più volte, con risultati crescenti, ma non credo che possa candidarmi a ogni tornata elettorale. Diventerei poco credibile per i cittadini.

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Senta, si è molto parlato anche della possibile candidatura della controversa tiktoker Rita De Crescenzo. Qual è la sua opinione?

Penso che sia una trovata pubblicitaria per aumentare la monetizzazione sui social. Non credo che oggi un soggetto politico sano si prenda una candidatura del genere. Sì, lei ha dei follower, ma i follower non sono automaticamente voti. Se fosse così semplice, il modello che ho proposto io sarebbe stato seguito da molti altri esponenti politici, il problema è che è faticosissimo. Può essere che uno ti segue ma gli fai schifo. La maggior parte delle persone che seguono Rita De Crescenzo lo fanno per altre ragioni, non perché la vedono come un futuro premier.

Il reddito di cittadinanza sarà uno dei temi principali delle prossime regionali. Cosa ne pensa? Si potrebbe reintrodurre?

Se lo facciamo nel sistema europeo – che funziona – potrebbe essere utile. Però non può essere fatto a pioggia. Il reddito di cittadinanza è stato un ammortizzatore sociale durante l'emergenza Covid, ma ha avuto delle storture. Bisogna effettuare controlli rigorosi per evitare abusi. Se non vogliamo perdere l'idea di una società solidale, è necessario mantenere un sussidio per le fasce più deboli ma bisogna essere molto rigidi; io combatterò pure contro i cialtroni, ma ho sempre cercato di aiutare i più disgraziati. Se perdiamo il concetto di giustizia sociale, finiremo per diventare egoisti.

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