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Covid 19

Fra poche ore sapremo se la Campania chiude. Ma ormai è tutti contro De Luca

Zona rossa o zona arancione: tra poco sapremo se la Campania verrà inserita in un settore di maggior rischio Covid o se resterà in area gialla. Una cosa è certa: la vicenda del video choc del Cardarelli ha sconquassato i già tesi rapporti tra Roma e Napoli. E il governatore Vincenzo De Luca è bersagliato da più parti.
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Sarà davvero un venerdì 13 per la Campania? Fra poche ore la posizione della regione nell'ambito Covid sarà rivalutata alla luce dei dati aggiornati su contagi, focolai e posti letto disponibili ma soprattutto dopo l'ispezione dei tecnici del ministero della Salute negli ospedali e nelle Asl dei capoluoghi e delle loro province. Dunque Campania zona rossa, zona arancione o resta zona gialla: il vorticoso e camaleontico girone delle zone del Dpcm e delle progressive restrizioni agli spostamenti e all'apertura dei negozi durerà per altre 24 ore.

Potrebbe non riguardare tutta la Campania ma solo parti: alcuni comuni, Napoli in primis. Poi altri grossi centri della provincia partenopea di quella di Caserta. Il sindaco partenopeo Luigi De Magistris chiede il lockdown, ma non ha messo ad oggi nero su bianco nemmeno una virgola con delibere e ordinanze per smorzare gli assembramenti sul Lungomare: lo farà la Prefettura. Dal Comune è annunciata una decisione domani : arriva fuori tempo massimo.

Oggi è stata la giornata in cui è saltato il banco: tutti contro Vincenzo De Luca. Il clamoroso, drammatico e contestatissimo video girato da un malato Covid all'interno dell'ospedale Cardarelli in cui si vede un morto a terra e una situazione di estrema sofferenza del sistema sanitario ha mandato all'aria ogni serenità, ogni decisione.  Il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia (Pd) oggi ha usato toni duri, anche inconsueti per il personaggio: «Quelle immagini fanno vergognare tutti noi, chiunque ha responsabilità istituzionale deve provare vergogna». Poi, sull'eventuale rivalutazione della Campania, «Vediamo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma si daranno sempre 24 ore di tempo dopo l'ordinanza per l'organizzazione territoriale».

Nel pomeriggio una diretta Facebook del ministro Luigi Di Maio (M5S) ha affondato ancora di più la lama: «Dalla Campania arrivano immagini terribili. Questa non è più un'opinione. Non è una gara di battute tra chi è più sceriffo. Abbiamo davanti strutture ospedaliere al collasso. Ed è inutile dire che il problema è solo Caserta, Salerno o Napoli: queste fanno due terzi della Campania e se non funzionano le strutture lì vuol dire che la Campania è al collasso».

Domani la giornata sarà intensa: la mattina sciopero dei mercatali rimasti senza lavoro, dei genitori contro la chiusura delle scuole, la sera in piazza tutti i centri sociali di Napoli. Alle 14.45 , salvo ripensamenti, De Luca terrà la sua solita diretta Facebook del venerdì pomeriggio e voleranno come al solito parole grosse. E nel pomeriggio sapremo la Campania in che fascia di rischio Covid sarà inserita: i tecnici analizzeranno i 21 indicatori decisi per legge che vengono poi elaborati in base ad un algoritmo specifico. Ci sarà poi la valutazione del Comitato Tecnico Scientifico sull'esito del monitoraggio e verrà inviato il parere al ministero della Salute. A quel punto sarà il ministro della Salute Roberto Speranza a decidere ma questa settimana avrà anche il dossier degli ispettori in Campania.

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