Ex premier di Israele a Napoli, strada blindata: presenti attivisti con bandiere palestinesi

Una strada chiusa e blindata, camionette della polizia ovunque, un gruppetto di attivisti con bandiere palestinesi che attende in un angolo. Questa mattina a Napoli è atteso Ehud Olmert, ex premier di Israele, per un convegno di cui si parla già da giorni in città: "Falafel e democrazia", inizialmente previsto al Museo di Capodimonte che, dopo le polemiche, ha ritirato la propria disponibilità. Anche alcuni degli ospiti hanno fatto dietro-front, e alla fine la location del convegno, per motivi di sicurezza, era rimasta segreta. Ma stamattina non sono passate inosservate le camionette della polizia che hanno bloccato il traffico da una parte all'altra di via Carbonara, per ironia della sorte la strada che si trovava all'esterno del confine orientale della città, seguendo il tracciato della mura, che deve il suo nome alla "usanza" di gettarvi i rifiuti e bruciarli, proprio perché fuori dal perimetro urbano.
E così, il tempo che si spargesse la voce, e sul posto sono arrivati alcuni giovani, che attendono in un angolo della strada avvolti con le bandiere palestinesi. La situazione, comunque, resta sotto controllo. L'ex premier Olmert, in passato anche vice di Ariel Sharon e sindaco di Gerusalemme, è da tempo sostenitore di un piano di pace in Medioriente, con Nasser Al-Kidwa, ex ministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese, che ne condivide la causa e che oggi sarà in videocollegamento. Tuttavia, gli attivisti palestinesi non gli perdonano quando, alla guida del governo israeliano, diede il via all'operazione Piombo Fuso nei confronti della Striscia di Gaza, avvenuta tra fine 2008 ed inizio 2009 e che costò la vita a diversi palestinesi, causando anche numerosi feriti.