Esplosione in via Foria, l’appello di quattro studentesse: “Siamo rimaste senza casa”

"Vogliamo una casa che ci permetta di ritornare alle nostre vite, superare questa vicenda dalla quale siamo uscite miracolosamente illese e mettere radici". A scriverlo, su Instagram, sono quattro studentesse che sono rimaste senza casa a seguito dell'esplosione avvenuta il 25 giugno scorso nel deposito di un ristorante di via Peppino de Filippo, a ridosso di via Foria, quando una fuga di gas ha causato la morte di un uomo e il ferimento di una maestra elementare. Anche loro, che da quella tragedia sono uscite incolumi, vivevano in quell'edificio, rimasto pesantemente danneggiato dalla deflagrazione. E ora hanno bisogno di una nuova sistemazione per proseguire gli studi a Napoli.
L'appello è stato pubblicato poche ore fa sui social, a firmarlo sono Arianna, studentessa magistrale in Zootecnia, Daria, studentessa magistrale in comunicazione pubblica, sociale e politica, Francesca, ricercatrice alla Federico II, e Denise, iscritta alla facoltà di Veterinaria. "L’esplosione su Via Foria – scrivono – ha danneggiato gravemente il nostro palazzo, costringendoci a fuggire dalla nostra casa in cui vivevamo da 6 anni e non fare più ritorno".
Una ricerca che, lo sanno bene anche loro, può rivelarsi molto difficile: come è ormai noto a tutti, nel centro di Napoli c'è una forte penuria di abitazioni, anche perché molti appartamenti sono stati convertiti in strutture ricettive. In questo caso, poi, le esigenze potrebbero rendere la situazione ancora più complicata: cercano una casa "composta da 4 stanze e uno spazio come cucina o salottino dove ritrovarci tutte insieme", "che ammetta gatti", e quella "perfetta sarebbe in zona centrale o vicino la Linea 2 della metro". "L'armonia di una famiglia in una casa di studentesse universitarie è una cosa rara – concludono le ragazze – e noi lotteremo per salvarla e non farla sgretolare tra le mura di Via Peppino de Filippo".