video suggerito
video suggerito

Esplosione Ecopartenope Marcianise, i morti sono Ciro Minopoli e Antonio Donadeo e Pasquale Di Vita. Aperta inchiesta

Due operai e il titolare dell’azienda Ecopartenope sono le vittime dell’esplosione nell’azienda di trattamento olii esausti a Marcianise (Caserta). Procura pronta ad aprire fascicolo.
A cura di Redazione Napoli
183 CONDIVISIONI
De Vita e Donadeo, due delle vittime
De Vita e Donadeo, due delle vittime

La strage in azienda Marcianise, nel Casertano, avrà la sua inchiesta che dovrà appurare il perché di tre morti, le ennesime sul luogo di lavoro. L'esplosione di venerdì 19 nella Ecopartenope, che si occupa del trattamento dei rifiuti, ha visto morire due operai, Ciro Minopoli e Antonio Donadeo, uno dei quali, ironia della sorte, responsabile della sicurezza per i lavoratori, e il titolare, Pasquale Di Vita. I tre sono stati investiti dall'onda d'urto e sbalzati per diversi metri.

Questa la dinamica appurata dai Vigili del Fuoco di Caserta: i tre stavano lavorando alla saldatura di una sonda, quando una scintilla ha provocato l'esplosione dei gas prodotti dagli olii esausti trattati in azienda. Lo scoppio ha divelto la parte superiore del serbatoio e parti della tettoia di copertura del silos della Ecopartenope. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, competente per territorio, è pronta ad aprire un fascicolo di reato: attende gli atti delle prime indagini effettuate sul posto dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e del dipartimento Prevenzione dell'Asl di Caserta.

È presumibile che nei prossimi giorni Marcianise dichiarerà lutto cittadino in occasione delle esequie. Scrive il sindaco Antonio Trombetta: «Siamo stati uno dei pochi comuni ad istituire recentemente un “Osservatorio Comunale permanente sulla Sicurezza e la Salute nei luoghi di lavoro”. A fronte di tali tragedie si potrebbe ampliare il campo di applicazione anche a tutte le aziende che insistono sul territorio».

«Un'altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio« hanno affermato in una nota congiunta Cgil Caserta, Cgil Napoli e Cgil Campania. «Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza.Chiediamo: verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta»

183 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views