video suggerito
video suggerito

Esame “troppo perfetto” e il sospetto di ChatGpt: alla Federico II l’ultimo check è dei prof

Fonti interne all’Ateneo spiegano a Fanpage.it che l’ultima parola spetta sempre e comunque al docente: un sistema “univoco” oppure ufficiale per valutare se un compito sia stato generato dall’intelligenza artificiale, al momento, non esiste.
A cura di Giuseppe Cozzolino
47 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

L'esame "troppo perfetto" all'Università Federico II di Napoli e il dubbio che fosse stato realizzato con ChatGpt fanno ancora parlare di sé. Sebbene la studentessa abbia spiegato a Fanpage.it che lo rifarà senza particolari problemi, trattandosi di un esame a scelta, si tratta di un argomento che sta tenendo banco sopratutto tra gli studenti, universitari e non. Fanpage.it ha così chiesto a fonti interne all'Ateneo come si svolga il cosiddetto "check" per verificare se un esame scritto possa o meno essere stato scritto dall'intelligenza artificiale.

Premesso che un sistema infallibile, al momento, non esiste, l'università federiciana non ha alcun sistema "prestabilito" oppure ufficiale con cui verificare gli esami scritti. Questa possibilità viene lasciata, in perfetta autonomia, ai singoli docenti. E i motivi sono piuttosto chiari: un sistema univoco non può esistere in primis per la pluralità dei dipartimenti e, dunque, delle tipologie degli esami: uno scritto di ingegneria non è uguale a quello di lingue, ed entrambi sono diversi da quelli di economia oppure di sociologia. Senza dimenticare medicina, che è una materia distante da tutte le altre.

Inoltre, spiegano ancora fonti dell'Ateneo, il singolo docente può valutare, nel corso della correzione, anche altre possibilità: quella, ad esempio, di rinviare il proprio giudizio in sede di esami orali, se la prova scritta vale solo come ammissione, oppure se utilizzare strumenti autonomi per verificare appunto se si tratti di opere artefatte. E dunque, tutto è lasciato all'interpretazione finale del docente, che ha appunto l'ultimo "check": se gli strumenti che utilizza per la verifica indicano la possibilità che possa essere stato un compito scritto con l'intelligenza artificiale, allora può motivarlo allo studente. Ma può anche optare per altre strade, come l'accesso all'orale per verificarne davvero la preparazione. Ma tra dipartimenti e materie diverse, una "via unica" al momento non esiste. Eccetto quella da sempre valida del buonsenso.

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views