Elezioni Campania, Simeone (Fico Presidente): “Napoli torni al centro, basta col ‘Salernocentrismo’ “

Nino Simeone, attualmente consigliere comunale di Napoli, presidente della commissione trasporti dell'amministrazione di Gaetano Manfredi, sarà in corsa per il consiglio regionale della Campania con la lista "Fico Presidente", a sostegno, ovviamente, di Roberto Fico. Esperto di trasporti, venendo dal mondo degli autoferrotranvieri, Simeone è tra i candidati più in vista dello schieramento di centro sinistra. In passato è stato anche consigliere del presidente Vincenzo De Luca, con cui il rapporto di collaborazione politica si chiuse in maniera tutt'altro che dolce. Oggi nella stessa coalizione di centro sinistra, Simeone starà con i deluchiani. Ma il suo rapporto molto stretto con il Sindaco di Napoli, lo colloca in una posizione ben precisa nelle tre anime dello schieramento di centro sinistra, che vede appunto i "Deluchiani", quelli legati a Roberto Fico e i "Manfrediani".
La vostra coalizione si presenta come una compagine molto eterogenea, Roberto Fico si presenta con uno spirito di rinnovamento, ci sarà una discontinuità con il passato?
Assolutamente sì. Discontinuità che non sarà rottura però con il passato. Sarà un continuazione dell'azione amministrativa che per certi versi ha funzionato, ma per tanti versi va perfezionato. Uno di questi è riportare Napoli al centro dell'agenda politica regionale. Chi mi conosce sa che sono stato per qualche mese consigliere del presidente De Luca, ne ho avuto il privilegio perché è una persona intelligente, un politico di razza, mi sono reso conto da consigliere del presidente che quello non era tanto il mio posto, ma la mia presenza non aiutava la concretizzazione di quel progetto che avevamo in testa e che 5 anni fa mi aveva fatto portare a candidarmi con De Luca dentro al centro sinistra.
Tra te e De Luca non è finita benissimo ecco, oggi parli di discontinuità senza rompere con il passato, ma quella stagione non ha solo luci
Assolutamente, e bisogna avere il coraggio di dirlo, le cose che non hanno funzionato vanno sistemate, e se siamo qui lo siamo per cercare di dare il nostro contributo. Cinque anni fa volevamo fare l'azienda unica dei trasporti in Regione Campania, ci siamo ritrovati non con una azienda ma con cinque, piccole o macro aziende, una per ogni provincia. Ci sono diverse cose da fare sui trasporti, un esempio su tutti è una cosa che io dico sempre come prima cosa da fare, noi non abbiamo una piattaforma su internet che ci dica tutti gli orari dei trasporti pubblici della Regione Campania. Io per arrivare da Napoli ad Avellino devo prima andare sul sito di Anm del Comune di Napoli, poi su quello dell'AIR di Avellino, poi devo fare un po' il conto della zingara per vedere se riesco a prendere il servizio. E' una cosa fuori dal mondo. Basta una app, una semplicissima app che noi saremo in grado di mettere online in pochissimi mesi. Questo potrebbe essere un primo intervento reale che va a migliorare la vita dei cittadini, sembra poco ma è con i piccoli gesti che si migliora la vita delle persone.
La sanità resta anche nella percezione degli elettori, come un problema prioritario, noi veniamo da un lungo commissariamento, poi la gestione De Luca, cosa ha funzionato e cosa no?
La cosa più vergognosa, al di là delle responsabilità su cui De Luca dice che è colpa del governo ed il governo dice che è colpa della Regione, sono le liste d'attesa. Non è possibile che ci siano liste d'attesa di 5, 6 o 8 mesi quando va bene. Poi ci vogliamo andare a fare una passeggiata insieme qualche sera ai pronto soccorso? Ovunque ci sono persone sulle barelle. C'è un motivo, e non solo perché i medici sono pochi, c'è uno studio della Cisl che dice che mancano 1500 medici solo nella provincia di Napoli che è tanta roba, il problema vero è che rimangono giù nei pronto soccorso, o nelle Obi o in altre strutture, perché su nei reparti non ci sono posti. Allora apriamoli questi benedetti reparti, ci sono strutture negli ospedali storici, nel Cardarelli, nel Policlinico, apriamoli questi reparti. E poi c'è una questione su cui qualcuno una risposta me la deve dare, noi non abbiamo più il pronto soccorso cardiologico al Monaldi. Ma qualcuno si è mai chiesto perché ? C'è chi fa polemica e strumentalizza dicendo che quelle competenze sono state passate ad un altro ospedale della Regione, guarda caso a Salerno, ma sarà capitato che è proprio Salerno. Ma non è che possiamo girare sempre intorno al dito e fare ragionamenti perché poi questa cosa del Salernocentrismo, come l'ho definita un po' di tempo fa, è un tema importante. Signori di cambia rotta, ecco perché dico di riportare Napoli al centro dell'agenda politica, perché se riparte Napoli tutta le regione ripartirà.
Troppa attenzione solo su Salerno in questi anni?
Mi chiedo se è possibile mai che vengano dati 150-200 milioni di euro per rifare lo stadio a Salerno, che ha una platea che conosciamo e che rispetto, rispetto i salernitani e quelli che vanno allo stadio, dimenticando però che c'è lo stadio Maradona che ha bisogno di manutenzione, e non è solo lo stadio di Napoli ma anche del capoluogo di regione. Ma soprattutto dimenticando che ci sono gli stadio di Caserta, Avellino e Benevento che se ne cadono a pezzi con tutto il rispetto per le amministrazioni che sono proprietarie di questi stadi. Queste sono cose che non devono riaccadere, e con Roberto Fico sono sicuro che non riaccadrà.
Vieni dall'esperienza di Gaetano Manfredi, in campagna elettorale c'è stato un po' di contrapposizione, da un lato il modello Manfredi, il campo larghissimo fino agli ex Forza Italia, dall'altro il blocco deluchiano e poi l'esperienza Fico. L'impressione è che i due blocchi tirino la giacchetta a Roberto Fico, tu come la vedi?
La politica è anche questo. Noi abbiamo una coalizione del centro sinistra abbastanza eterogenea, ci sono queste figure come Gaetano Manfredi, De Luca, c'è lo stesso Roberto Fico che non è proprio nato ieri. Presidente della commissione di vigilanza Rai, presidente della Camera, ha avuto per due volta dal Presidente della Repubblica il mandato per formare un governo, non sono cose a caso. In questa coalizione eterogenea si è trovata la condizione di dare giusta rappresentanza a tutti. Manfredi è la figura apicale dal punto di vista politico, Roberto è classificato come uomo dei 5 Stelle, Gaetano invece viene dall'istituzione universitaria, ha fatto tutto nell'università, anche il Ministro, poi ha fatto il Sindaco, ha messo insieme una coalizione che tiene. Parliamo di una persona che quando fa le cose le fa con raziocinio ed ha portato a Napoli dei risultati enormi che hanno fatto incazzare lo stesso De Luca. Chiunque può dire quello che vuole, ma De Luca ha solo la sua lista che lo rappresenta e che si chiama "A testa alta", pur essendo un iscritto del Pd, perché mi pare che il Pd abbia un segretario regionale che porta il suo stesso cognome. Mi dicono che sia il figlio ma io non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, sicuramente in futuro lo conoscerò.