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Elena, Alfiere della Repubblica a 10 anni: “Per noi disabili solo promesse”

La piccola Elena Salvatore di Nola (Napoli), nominata Alfiere della Repubblica per l’impegno nella sensibilizzazione al rispetto dei diritti dei disabili, ha diffuso un nuovo appello: nonostante il video precedente, e le promesse ricevute, i disabili devono ancora fare i conti con l’inciviltà dei cittadini e con marciapiedi e scivoli distrutti.
A cura di Nico Falco
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Elena e il marciapiedi distrutto che blocca la carrozzella
Elena e il marciapiedi distrutto che blocca la carrozzella

Il suo appello, diffuso sui social, era diventato virale ed era arrivato anche al presidente Sergio Mattarella, che aveva deciso di insignirla del titolo di Alfiere della Repubblica a soli 10 anni, per l'impegno nella sensibilizzazione sui diritti dei disabili. La cerimonia c'era stata ad aprile scorso, ma a distanza di pochi mesi Elena Salvatore, la bambina di Nola (Napoli) costretta su una sedia a rotelle da quando aveva meno di 3 anni per un ascesso intramidollare determinato da un virus, ha diffuso un nuovo appello, questa volta per segnalare che, nonostante le promesse, le rassicurazioni e tutta la solidarietà arrivata, nel concreto non è cambiato nulla.

Nel video che Elena aveva diffuso tempo fa la ragazzina voleva "far capire che noi disabili esistiamo e siamo cittadini come gli altri" e chiese "di usare il cervello, di avere più civiltà, educazione, più rispetto". Oggi ci riprova, usando lo stesso sistema, ma questa volta per denunciare che le cose non sono cambiate, che a distanza di mesi (e del clamore mediatico nato intorno alla vicenda) i disabili sono ancora costretti ad affrontare gli stessi problemi perché, nei fatti, molti non hanno modificato i propri comportamenti. Elena racconta di essere uscita da un negozio, sprovvisto di pedana, e di essere rimasta bloccata sul marciapiede perché la pedana per i disabili era completamente distrutta.

"Ho pubblicato tempo fa delle foto di questa strada – dice – ma purtroppo non è cambiato nulla ed oggi ho bucato anche la ruota". Nonostante ciò, però, la ragazzina è determinata ad andare avanti nella sua battaglia. "Non mi arrendo – aggiunge – e continuerò a lottare per i miei diritti perché sono molto stanca di tutte le solite promesse".

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