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È morto Mimmo Jodice, tra i più grandi fotografi del secondo Novecento. Aveva 91 anni

È morto il fotografo napoletano Mimmo Jodice; tra i più grandi del secondo ‘900, aveva 91 anni. La camera ardente il 30 ottobre al Maschio Angioino.
A cura di Nico Falco
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Mimmo Jodice (foto Museo Madre)
Mimmo Jodice (foto Museo Madre)

È morto all'età di 91 anni Mimmo Jodice, ritenuto tra i più grandi fotografi italiani nel secondo Novecento. Nato nel Rione Sanità, nel cuore di Napoli (i documenti riportano la data del 29 marzo 1934, in realtà era nato il 24 ma era stato registrato successivamente, come spesso accadeva in quegli anni), Domenico Jodice si era avvicinato alla fotografia negli anni '50, negli anni è diventato uno dei più importanti fotografi a livello internazionale.

La carriera di Mimmo Jodice

Negli anni '60, le prime esposizioni con Lucio Amelio e collaborazioni con nomi di primissimo piano del panorama artistico: Andy Warhol, Sol LeWitt, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Alberto Burri. La sua prima mostra è del 1970, "Nudi dentro cartelle ermetiche" alla galleria il Diaframma di Milano, con la presentazione di Cesare Zavattini. Poi, numerose mostre in tutto il mondo, come quelle al Philadelphia Museum of Art nel 1995, alla Maison Européenne de la Photographie nel 1998, al Museo di Capodimonte, alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, al Massachusetts College of Art and Design 200, al Moscow House of Photography 2004 e al Museu de Arte de Sao Paulo.

Nel 2002 è stato insignito del Premio Flauto d'Argento; nel 2003 è stato il primo fotografo a ricevere il premio "Antonio Feltrinelli" dell'Accademia nazionale dei Lincei. Nel 2006, il riconoscimento della Federico II di Napoli: laurea Honoris Causa in Architettura. Nel 2011 il ministero della Cultura francese lo ha nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Nel 2007 ha esposto alla Fondazione Forma di Milano la sua retrospettiva "Perdersi a guardare – Trenta anni di fotografia in Italia", che l'anno successivo verrà inviata ad Arles e di cui l'Editore Contrasto pubblica il libro omonimo in italiano, inglese e francese. Nel 2016 il museo d'arte contemporanea di Napoli (MADRE) gli ha dedicato una mostra retrospettiva incentrata sul suo lavoro nella fotografia contemporanea.

La camera ardente al Maschio Angioino

Il sindaco Gaetano Manfredi e tutta l'amministrazione comunale hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Jodice; per volontà del sindaco e della famiglia del fotografo, la camera ardente sarà allestita giovedì 30 ottobre, dalle 12 alle 16.30 presso il Maschio Angioino, luogo che ha ospitato la sua ultima grande mostra “Napoli Metafisica". "Un gesto – si legge in una nota del Comune di Napoli – che intende rendere omaggio alla sua figura in uno spazio che ha saputo accogliere e valorizzare la sua visione della città".

"La morte di Mimmo Jodice – scrive Manfredi su X – rappresenta una grave perdita per Napoli. La sua arte sapeva reinterpretare bellezza e dolore, la mostra al Maschio Angioino a lui dedicata è stata l'occasione per rendere omaggio al suo percorso. Continueremo a onorare il suo tratto distintivo".

Il ministro Giuli: "Maestro dello sguardo"

Ricordando Mimmo Jodice, il ministro della Cultura Alessandro Giuli lo definisce "uno dei più noti fotografi del mondo" e "il fotografo di Napoli per eccellenza". "Praticamente autodidatta – dice – ha saputo trasformare ques'arte rendendola poesia e al servizio della società. Nelle sue prime opere traspariva l'impegno sociale, la Napoli dei quartieri, l'umanità della vita difficile".

Con Jodice, prosegue Giuli, "scompare un maestro indiscusso della fotografia italiana e internazionale, un uomo di rara sensibilità che ha saputo raccontare con la luce l'anima nascosta delle città, dei volti, delle rovine, della memoria. Il suo sguardo era insieme antico e radicalmente moderno, capace di rendere visibile l'invisibile".

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