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Due colpi e danni per 150mila euro al supermarket. Il proprietario: “Disperato, dormo tra gli scaffali”

Dopo due furti in una settimana, l’Eurospar Calce di Sant’Anastasia rischia di chiudere. Il proprietario a Fanpage.it: “Siamo disperati, io voglio solo più sicurezza e lavorare tranquillo: ho 32 anni, ho sempre pagato le tasse, non è giusto vivere così”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due furti in una settimana e danni per quasi 150mila euro: un'attività commerciale in ginocchio quella dell'Eurospar Calce di Sant'Anastasia, un supermercato che ha aperto 60 anni fa e attraverso quattro generazioni è arrivato fino ad oggi. Il suo futuro è incerto, infatti, perché i due colpi a distanza ravvicinata hanno messo in ginocchio le finanze e la stabilità economica dell'attività. A Fanpage.it ne ha parlato il proprietario, Gennaro Calce, 32 anni ed un figlio piccolo, che ora sente sulle sue spalle tutto il peso di portar avanti l'attività, che conta 25 dipendenti, nonostante i pesanti danni economici subiti.

"Non sappiamo più come fare, abbiamo scadenze e assegni da pagare", ha spiegato a Fanpage.it Gennaro Calce, "non posso mettere in mezzo ad una strada 25 famiglie, ma non si può vivere così. Ho sempre lavorato e pagato le tasse, ma qui non c'è più sicurezza, e la situazione è diventata insostenibile". Gennaro Calce è amareggiato, perché i colpi subiti sono opera di professionisti che, al momento, seppur immortalati dalle telecamere interne di videosorveglianza, non sembrano aver lasciato tracce. "Volto coperto, guanti, due colpi da professionisti. E hanno portato via le casse facendo anche danni importanti al sistema interno che avevamo installato, proprio, per evitare furti".

La sua amarezza la sfoga così: "Io non ce la faccio più, credetemi quando dico che vorrei morire. Non è un modo di dire, se servisse a qualcosa lo farei davvero. Sono amareggiato", racconta a telefono a Fanpage.it, "perché in tutto questo tempo, a parte il deputato Francesco Emilio Borrelli, non è venuto nessuno, neanche una telefonata. Non dico il ministro, ma il prefetto, il questore, dove stanno? Lo Stato dov'è? Io ho fatto denuncia ai carabinieri, ma questi sono professionisti, non hanno lasciato tracce", ha aggiunto ancora, "e io come faccio? E se mi colpissero ancora? Sto dormendo nel supermercato, tra gli scaffali. Qua sempre una giungla, quando dico che voglio una mano dallo Stato non parlo di soldi, ma voglio sicurezza. Voglio avere la possibilità di lavorare e pagare le tasse, come ho sempre fatto".

In città, intanto, in molti in queste ore si stanno recando a portargli la propria solidarietà. "Mi fa piacere, perché i cittadini di Sant'Anastasia ci conoscono da sessant'anni, ci apprezzano", ha concluso Gennaro Calce a telefono con Fanpage.it, "ma non posso credere che dallo Stato non sia arrivata neanche una telefonata, un messaggio. Solo il deputato Francesco Borrelli si è presentato qui, e nessun altro".

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