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Droga e prostituzione in una struttura turistica a Paestum: 18 arresti per spaccio e sfruttamento

La droga veniva stoccata in una struttura turistica in uso ad alcuni degli indagati, nella quale veniva esercitata anche l’attività di prostituzione.
A cura di Valerio Papadia
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Nella mattinata di oggi, venerdì 12 dicembre, i carabinieri della compagnia di Agropoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, hanno arrestato 18 persone (11 in carcere e 7 agli arresti domiciliari): i destinatari della misura cautelare sono ritenuti colpevoli, a vario titolo, di aver messo in piedi una organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti a Paestum, in Cilento, nella provincia di Salerno; gli indagati sono accusati anche di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate e sfruttamento della prostituzione. Nel corso delle perquisizioni andate in scena contestualmente all'esecuzione delle ordinanze cautelari, i militari dell'Arma hanno sequestrato 270 grammi di droga tra hashish e cocaina e 245mila euro.

La droga veniva stoccata in una struttura turistica

Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma e dei magistrati, l'organizzazione criminale avrebbe allestito una piazza di spaccio nel Comune di Capaccio Paestum: la sostanza stupefacente veniva fornita da soggetti provenienti da Napoli e veniva conservata in una struttura turistica in uso a tre degli indagati, che veniva dunque utilizzata come deposito della droga. Non solo stupefacenti: alcuni degli indagati, inoltre, avrebbero posto in essere un commercio di banconote false nel territorio di Capaccio Paestum.

Uno degli indagati sequestrato per non aver pagato la droga

Dall'attività investigativa è emerso, inoltre, che uno degli indagati, destinatario di una delle misure cautelari odierne, è stato minacciato con un'arma da fuoco e sequestrato dal gruppo di fornitori della sostanza stupefacente perché l'organizzazione criminale non avrebbe pagato una partita di droga per un importo compreso tra i 20mila e i 44mila euro.

Nella struttura turistica anche sesso a pagamento

Infine, due degli indagati, oltre che del traffico di stupefacenti, sono accusati anche di sfruttamento della prostituzione, che avveniva nella stessa struttura turistica in cui veniva stoccata la droga. Le indagini hanno rivelato che, quando una delle donne si è rifiutata di continuare l'attività di meretricio e di corrispondere i ricavi ai due uomini, questi l'hanno minacciata, chiedendole 300 euro per l'occupazione di un'abitazione e rubandole il telefono cellulare, che le è stato restituito soltanto dopo pagamento della somma richiesta.

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