Donna muore a causa di infezioni contratte in ospedale: la famiglia risarcita con 300mila euro

Una donna campana, nel 2017, è morta a causa di infezioni contratte in due ospedali della provincia di Verona. Nei giorni scorsi, a distanza di 8 anni, la figlia della vittima ha avuto giustizia: il Tribunale di Verona ha infatti condannato l'Azienda Ulss 9 Scaligera a risarcire la famiglia con 300mila euro.
La donna, come detto originaria della Campania, ma residente in una Rsa nella provincia di Verona, nel 2017 era stata trasporta per controlli in due ospedali di Bussolengo: l'ospedale San Bonifacio e l'ospedale Orlandi. Durante i ricoveri, la donna ha contratto diverse infezioni nosocomiali, che hanno generato un rapido e progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute, fino purtroppo al decesso.
Dopo la morte della donna, la figlia ha sporto denuncia, avvalendosi della consulenza legale dello Studio Associati Maior. Il collegio peritale nominato dal giudice ha stabilito che, se le due strutture ospedaliere avessero rispettato gli standard igienico-sanitari previsti, l'epilogo sarebbe stato diverso; il quadro clinico della donna era complesso, ma le infezioni hanno contribuito in maniera determinante al decesso.
"Siamo soddisfatti di questa sentenza, che riconosce come il rispetto delle regole igieniche non sia un dettaglio secondario, ma una garanzia di vita per i pazienti più fragili. Questa decisione conferma l’importanza di pretendere trasparenza e responsabilità dalle strutture sanitarie, anche a distanza di anni" hanno dichiarato gli avvocati dello Studio Maior.