video suggerito
video suggerito

Divieto di tavolini a Napoli per i panifici: pizzette e “pagnottielli” non vanno mangiati sul posto

Nel nuovo piano di tutela per il centro storico Unesco i panifici potranno continuare ad aprire, ma dovranno rispettare delle limitazioni.
A cura di Pierluigi Frattasi
81 CONDIVISIONI
Immagine

Al centro storico di Napoli e nei quartieri del Vomero e di Chiaia potranno aprire nuovi panifici e panetterie nei prossimi tre anni, ma non potranno avere i tavolini con le sedie per la consumazione sul posto. Questo tipo di attività di panificazione, infatti, è stata inclusa tra le eccezioni nel nuovo piano di tutela per il centro storico Unesco, presentato ieri dal Comune di Napoli, che ha bloccato le licenze per le nuove aperture di bar, ristoranti, fast food, friggitorie e pizzetterie nella zona vincolata. I panifici, però, potranno continuare ad aprire tranquillamente, ma per loro ci saranno delle limitazioni: vigerà il divieto di far consumare sul posto ai loro clienti i prodotti venduti, come pizzette, tortani, casatielli e "pagnottielli", i famosi panini napoletani farciti.

Armato: "Ok a nuovi panifici, ma no ai tavolini"

Il divieto di "consumo immediato sul posto per le attività di panificazione" è previsto all'articolo 3 della delibera, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul BURC della Regione Campania.

Teresa Armato, assessore alle Attività Produttive della giunta Manfredi, spiega a Fanpage.it:

"Le panificazioni possono continuare ad aprire. L'attività di panificazione è esclusa dai divieti, ma ci sono delle limitazioni. Oltre al pane, le attività di panificazione fanno anche tanti altri prodotti da forno che non si possono consumare davanti al locale". Le limitazioni prevedono che "non si possono essere mettere tavolini e sedie".

Per Luigi Carbone, presidente della commissione Commercio,

"vanno tutelate le attività di panificazione. Tuttavia, va bloccata la possibilità di aggirare la normativa. Se, come spesso accade, l'attività di panificazione viene utilizzata per produrre pizzette che poi vengono consumate sul posto, diventa alla fine una attività di ristorazione e questo non è possibile".

Le altre limitazioni

Quali sono le altre limitazioni? Eccole di seguito:

Il Comune interdice nelle aree individuate all’articolo precedente, per un periodo di anni tre, l’apertura di nuove attività e l’ampliamento dei locali già esistenti, tra quelle di seguito tassativamente elencate:

  • somministrazione di alimenti e bevande esercitate in qualunque forma prevista dalla Legge Regionale di riferimento, comprese le attività che rientrano nella categoria “home restaurant”;
  • somministrazione e commercio di alimenti e bevande in qualsiasi forma su area pubblica, salvo che sia esercitata nell’ambito di eventi ed attività autorizzati/patrocinati dal Comune, o che venga svolta da esercizi di somministrazione/commercio in sede fissa, autorizzati dal Comune all’occupazione di suolo pubblico;
  • attività artigianali/industriali di produzione, preparazione e/o vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare (comprese le attività che rientrano nella categoria “home food”);
  • consumo immediato sul posto per le attività di panificazione;
81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views