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Deposito di gas nel Porto di Napoli bocciato dai ministeri: vicino al Vesuvio e in area da riqualificare

I ministeri dell’Ambiente e della Cultura hanno espresso parere negativo con decreto sul nuovo deposito di gas a Napoli Est.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bocciato il progetto del nuovo deposito di gas Gnl nel Porto di Napoli. I ministeri dell'Ambiente e della Cultura dicono “no”. Con decreto congiunto si è chiusa negativamente la procedura valutazione di impatto ambientale per la realizzazione del deposito costiero LNG da 20mila metri cubi sul Molo di Vigliena. Tra i passaggi riportati nel decreto, si sottolinea anche che “l’area di progetto non ricade, neppure parzialmente, all’interno di alcun sito appartenente alla Rete Natura 2000, e che a una distanza di circa 6 Km è presente la Zona di Protezione Speciale “Vesuvio e Monte Somma”.

Il decreto, pubblicato oggi, 24 maggio 2023, porta la firma del direttore generale valutazioni ambientali del Mic, Gianluigi Nocco, e del direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Luigi La Rocca, e va a chiudere la procedura per la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale presentata congiuntamente dalle società Edison e Kuwait Petroleum Italia il 10 marzo 2021 per il progetto “Deposito GNL nel Porto di Napoli”.

Nel decreto dei ministeri, si rileva che “l’area del deposito, parte del progetto, si trova all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Napoli Orientale”. Si tratta dell'ex zona industriale di Napoli, destinata in gran parte ad essere bonificata e riqualificata. Il Comune di Napoli, con l'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi, si era detta contraria alla realizzazione del deposito di gas, abbracciando le richieste dei comitati. Il progetto del Comune, infatti, prevede per Vigliena il ripristino della passeggiata sul Lungomare, rispondendo alla vocazione turistica del territorio.

Cosa è il deposito di GNL

Il progetto, come viene ricostruito nel decreto, prevede la realizzazione di un deposito costiero LNG, con una capacità utile di 20mila metri cubi, da realizzarsi all’interno del porto di Napoli, sul Molo Vigliena, all’interno della Darsena Petroli.

È prevista la ricezione di LNG tramite navi metaniere e bettoline con capacità massima di 30mila metri cubi, lo stoccaggio del LNG all’interno di un serbatoio verticale a pressione atmosferica ad integrità totale di capacità utile pari a 20.000 metri cubi, il caricamento del LNG su autobotti, isocontainer e su navi bettoline, lo scarico di bio-LNG da autobotti, nonché la possibilità di eseguire operazioni di bunkeraggio e di transhipment.

Sono anche previsti: una serie di impianti necessari al funzionamento del deposito e per la sicurezza, una nuova volumetria destinata a cabina di controllo e un’area di parcheggio per le autobotti e le autocisterne, esterna al molo, nelle immediate vicinanze dell’impianto.

Il decreto con parere negativo dei ministeri

I due Ministeri hanno “espresso giudizio negativo sulla compatibilità ambientale del progetto “Deposito GNL nel porto di Napoli".

Viene evidenziato, inoltre, che la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS, il 27 febbraio 2023 ha dato parere negativo. Nel parere si evidenzia che:

“la disciplina del vigente Piano regolatore del Porto di Napoli, cui rinvia l’art. 29 NTA della Variante generale al PRG del Comune di Napoli, NON PREVEDE la realizzazione di un deposito costiero; – che la proposta progettuale si pone “in contrasto… con uno degli obiettivi fondanti della Variante generale, ovvero la delocalizzazione dei depositi petroliferi dall’area orientale” e con la disciplina di salvaguardia dettata dall’art. 29, comma 5, lett. a), parte seconda delle ricordate NTA secondo cui “Nelle more della nuova localizzazione e per il tempo, a tal fine strettamente necessario, sono consentite trasformazioni orientate esclusivamente al miglioramento della sicurezza e dell’impatto ambientale”;

E ancora che,

per noti principi, gli indirizzi programmatici del Masterplan non hanno prevalenza sulla pianificazione urbanistica, né possono realizzarsi interventi privi di compatibilità urbanistica in dichiarata anticipazione di indirizzi programmatici nell’asserita certezza del loro successivo recepimento; – che l’intervento ricade in area vincolata ex lege ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. a) Territori costieri compresi in una fascia di 300 m dalla linea di battigia del dlgs.42/2004; – che sono stati rilevati impatti avversi sui comparti ambientali sopra descritti”, si è espressa negativamente sulla compatibilità ambientale del progetto”.

Anche il Ministero della Cultura ha dato parere negativo, con la nota della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del 21 luglio 2021, confermata il 6 aprile 2023:

con il suddetto parere, la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, sulla base delle valutazioni condotte, ha espresso parere negativo, ritenendo che la realizzazione del progetto all’interno di Sito di Interesse Nazionale di “Napoli Orientale” “confligge con gli obiettivi di bonifica ambientale e riqualificazione territoriale e paesaggistica che l’istituzione di tale SIN intendeva portare avanti, in un’area caratterizzata da estremo degrado ambientale e paesaggistico connesso proprio alle attività petrolifere; […] confligge con le esigenze di tutela imposte dalla Parte II del D.Lgs 42/2004, con gli obiettivi di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione perseguiti dalle amministrazioni locali regionali e comunale attraverso le citate norme, rispettivamente, del PTR e del PRG, e con le azioni di recupero, restauro e rifunzionalizzazione del monumento portate avanti dalla stessa Soprintendenza ABAP territorialmente competente, di concerto con le altre amministrazioni interessate, nonché con le raccomandazioni dalla stessa Soprintendenza di prevedere azioni per la tutela e la riqualificazione del porto storico e del paesaggio marino-costiero dell’area orientale di Napoli, rese in fase di scoping della VAS relativa al Preliminare di Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Napoli”.

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