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Dedicare Largo Port’Alba a Tullio Pironti, libraio-pugile morto nel 2021: la proposta in Comune

La proposta all’assessorato Toponomastica: potrebbe essere intitolata l’area delle aiuole o essere apposta una targa commemorativa. Rilanciata la proposta del libraio Pasquale Langella.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Dedicare Largo Port'Alba a Tullio Pironti, editore-libraio-pugile scomparso il 15 settembre 2021 all'età di 84 anni, che proprio in quello slargo aveva la sua storica libreria. La proposta arriva al Comune di Napoli, lanciata dal consigliere comunale Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture e Opere Pubbliche. La proposta era stata lanciata alcuni giorni fa dal libraio-editore Pasquale Langella.

La proposta: "Largo Tullio Pironti Editore"

L'idea è quella di intitolare a Tullio Pironti, il tratto di strada già esistente, e precisamente il largo con le aiuole dove è posizionata la stazione metereologica di Napoli Porto e il monumento a Domenico Martuscelli, tale area che confina con Port'Alba, potrebbe essere denominata in “Largo Tullio Pironti Editore”. Oppure, in alternativa, apporre una targa marmorea commemorativa, considerando che per l'intitolazione devono trascorrere almeno 10 anni dal decesso, salvo deroghe dal ministero dell'Interno. Non si tratta quindi di intitolare tutta Port'Alba, ma solo una piccola porzione dello slargo che attualmente si trova in piazza Dante nei pressi delle aiuole. In questo modo non ci sarebbero nemmeno difficoltà con il cambio dei numeri civici.

"Pironti – scrive Simeone – ha avuto un ruolo centrale per la cultura a Napoli, sia per quella dall’animo colto, sia per quella dall’espressione più popolare, un editore impegnato nel “cuore” del centro antico della metropoli: amava il contatto diretto con le persone, in particolare con i giovani, con gli studenti, per i quali era un esempio, e che pertanto debba essere ricordato, onorato e riconosciuto".

La lettera alla Toponomastica

La proposta è stata indirizzata all'assessore all'Urbanistica Laura Lieto, che ha anche la competenza sulla toponomastica. Cosa scrive Simeone:

Atteso che è mia intenzione in qualità di Consigliere Comunale Presidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Consiglio Comunale, nonché da parte della cittadinanza, di procedere alla richiesta di intitolazione all'editore Tullio
Pironti, del tratto di strada già esistente, e precisamente il largo con le aiuole dove è posizionata la stazione metereologica di Napoli Porto e il monumento a Domenico Martuscelli, (vedi cartografia allegata), tale area confina con Port'alba, potrebbe essere
denominato in “Largo Tullio Pironti Editore”.

Una carriera lunga 50 anni

Tullio Pironti è stato un editore e pugile italiano iniziò l'attività editoriale nel 1972 con il libro-reportage La lunga notte dei Fedayn scritto dal giornalista Domenico Carratelli all'indomani della strage di atleti israeliani da parte di sequestratori palestinesi durante i Giochi olimpici di Monaco di Baviera. I suoi avi iniziarono l'attività libraria dopo la persecuzione subìta nel regno borbonico da Michele Pironti (1814-1885), magistrato, imprigionato insieme a Luigi Settembrini, Carlo Poerio e altri patrioti, che fu poi ministro della Giustizia dopo l'Unità d'Italia.

Tullio Pironti proseguì l'attività del padre e del nonno; da editore fece conoscere in Italia autori stranieri divenuti poi famosi come Don DeLillo, Bret Easton Ellis (con "Meno di zero" ebbe un grande successo di vendite, soffiandolo in un'asta alla Mondadori), Raym Carver, il Premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz. Particolare eco riscuotono tuttora i librireportage di David Yallop, John Cornwell, Philipp Willan, Leopold Ledl, Richard Hammer, sulle clamorose vicende finanziarie del Vaticano e sulla morte di Papa Luciani.

Fra gli autori italiani l'editore Pironti annovera Giuseppe Marrazzo, dal cui libro Il camorrista sul bandito Raffaele Cutolo (e relative complicità) venne tratto un film di successo; le memorie del magistrato Carlo Alemi, integerrimo giudice istruttore che indagò sul caso Cirillo e i rapporti tra Stato e camorra ("Il caso Cirillo. La trattativa Stato-BR-Camorra"), più di recente Fernanda Pivano con Dopo Hemingway, serie di saggi sulla letteratura nordamericana degli anni ruggenti per l'impegno pacifista e libertario, accompagnata dalla biografia – anche per immagini – della famosa scrittrice e traduttrice.

Il giornalista Carratelli ha curato l'autobiografia di Tullio Pironti, Libri e cazzotti nella quale egli narrò il percorso da scugnizzo nato nel cuore antico di Napoli (via Tribunali) a pugile (50 incontri, convocato nella Nazionale italiana Pugilato, pesi Welter) e infine librario ed editore. Rilevato che sia necessario fare quanto nelle nostre possibilità, per rendere omaggio ad un rappresentante, di Napoli intitolandogli una strada della sua Napoli che ha difeso con grande passione e amore, è il minimo riconoscimento.

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La proposta lanciata da Pasquale Langella

Alcuni giorni fa il libraio-editore Pasquale Langella aveva lanciato una proposta di intitolazione:

È passato più di un anno dalla morte di Tullio Pironti, libraio, editore, gentiluomo e protagonista della vita culturale di Napoli. Ma anche simbolo, istituzione di una piazza, piazza Dante, dove da decenni c'è la sua libreria, senza ormai più lui.A più di un anno dalla sua scomparsa, la città e l'amministrazione di Napoli dovrebbero rendergli omaggio, testimoniare una riconoscenza anche umana e a futura memoria.Come? Intitolando a lui una parte della grande piazza Dante, riservando a lui quella parte a lato di Port'Alba con le aiuole, dal lato di via Pessina.

E aveva concluso:

Quindi lancio un appello alla Commissione toponomastica che spero sia condiviso da più napoletani (e non napoletani) possibili, dai colleghi librai e dagli editori per sostenere questa iniziativa. Non aspettiamo che passino i dieci anni canonici per scelte come questa. Per Tullio, come già per illustri e amati napoletani, non c'è bisogno di aspettare ancora per testimoniare il suo valore.Anche il sommo Dante sarebbe d'accordo a cedergli un pezzo della sua grande piazza, salderebbe un debito perché con i lunghi anni trascorsi dietro il banco della sua libreria Pironti ha contribuito, vendendo centinaia di Divine Conmedie, a incrementare la fama del grande poeta.Fianco a fianco, un sommo poeta e un sommo libraio.

(aggiornato il 18 novembre 2022)

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