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Covid 19

De Luca: “Contagi di 18enni tornati da festa a Palma di Maiorca con variante Delta”

L’allarme del presidente della Regione Vincenzo de Luca: “In Campania presenza preoccupante di variante Delta. Abbiamo trovato alcuni ragazzi, di 18 anni, andati a una festa a Palma di Maiorca tornati positivi al Covid”. Su Napoli: “Forte preoccupazione, in città registriamo una grande resistenza a vaccinarsi”.
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«In Campania abbiamo una presenza preoccupante di variante Delta. Abbiamo trovato alcuni ragazzi, di 18 anni, andati a una festa a Palma di Maiorca tornati positivi al Covid, variante Delta» Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Sorrento (Napoli) per la tre giorni di Alis, associazione di logistica. "Abbiamo 110 positivi in Campania, quasi tutti asintomatici. Però – ha continuato – due giorni fa abbiamo avuto due malati gravi, uno dei quali di 31 anni, finito in terapia intensiva. La variante Delta contagia in due-cinque secondi ed è particolarmente aggressiva per i più giovani».

Sui vaccini il governatore sfodera le opinioni già espresse più volte: «si è rotto il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e stiamo incontrando difficoltà in tutta Italia» Intervistato da Bruno Vespa a Sorrento , spiega: «Ho avuto modo di direche sulla vicenda Astrazeneca stavamo minimizzando, che avrebbe cambiato tutto. E ha cambiato tutto, ma siamo obbligati a far finta che vada tutto bene».

La situazione vaccini a Napoli

De Luca esprime  «forte preoccupazione per la città di Napoli, dove registriamo una grande resistenza a vaccinarsi». «Quando la popolazione era disposta a vaccinarsi non avevamo le dosi, poi c'è stato il disastro comunicativo fatto dal Governo, dal Ministero della Salute e dal Commissariato, perché su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse. Quando si è rotto il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato è evidente che la gente non ha più disponibilità a vaccinarsi. Oggi siamo in una situazione grave che viene ancora minimizzata, anche dal commissario. Ad esempio viene detto che ci sarà il 5% in meno vaccinazioni, invece a luglio arriva il 40% in meno di dosi. Quindi  – conclude – le Regioni oggi non sono in grado di fare nuove vaccinazioni ma devono limitarsi a fare la seconda dose per chi ha fatto la prima».

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