De Luca toglie il suo nome dal simbolo della lista alle Regionali in Campania. Ma lo “sceriffo” è in cerca d’altro

Il giorno dopo l'incontro fra il candidato alla Regione Campania Roberto Fico e Vincenzo De Luca, il governatore uscente ha toni più concilianti del solito, segno del fatto che qualcosa potrebbe effettivamente essere cambiata, almeno per ora. «Abbiamo avuto un incontro corretto e positivo per andare avanti e garantire alla Regione Campania di andare avanti senza che nessuno si perda» ha detto stamane De Luca. Il candidato del "campo largo" dovrebbe aver incassato un primo sì: De Luca, a quanto si apprende, si è mostrato favorevole nel togliere il suo nome dal simbolo della lista dei suoi fedelissimi, che si sarebbe dovuta chiamare "Campania a testa alta – Con De Luca" e che invece si chiamerà solo "Campania a testa alta".
Ma dopo questo sì, De Luca si aspetta però di ottenere maggior flessibilità sul codice etico dei candidati imposto dal pentastellato e che potrebbe escludere almeno un paio di persone dalla lista dei deluchiani, in primis Carmine Mocerino. Su questo fronte non c'è accordo.
Intanto domani mercoledì 15o ottobre, l'ex presidente della Camera presenta la sua lista civica Fico Presidente. Con lui due nomi sul fronte anticamorra e attivismo nei beni confiscati alla criminalità, ovvero Giovanni Russo e Davide D'Errico; la segretaria nazionale del Movimento Equità Territoriale Rossella Solombrino; Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Mobilità, il consigliere comunale Carlo Migliaccio.
Nelle ultime ore un altro bel nome è emerso fra i possibili candidati, ovvero quello di Emanuela Sannino, figlia di una vittima innocente della camorra, Palma Scamardella, assassinata per errore in un agguato di camorra a Pianura nel 1994, mentre Emanuela aveva appena 14 mesi. La giovane si è presa 24 ore per decidere.