Il nuovo bersaglio di De Luca sono i No Green Pass: “Dicono scemenze, sono nemici della vita”

Dopo le "mamme al plutonio" (i genitori contro la didattica a distanza), i "cinghialoni" (i runner che volevano fare attività sportiva), i percettori di reddito di cittadinanza, il popolo dei giovani della notte (la cosiddetta ‘movida'), Vincenzo De Luca ha trovato il nuovo bersaglio prediletto: si tratta della variegata platea che viene oggi definita dei no green pass e che raggruppa antivaccinisti, negazionisti del Covid e in minima parte coloro che pensano che con le limitazioni delle libertà a scopo sanitario (previste dall'articolo 16 della Costituzione) in realtà si vìoli la legge fondamentale dello Stato italiano.
Dopo le proteste di Napoli e Salerno De Luca aveva già avuto da dire, definendoli «delle ‘pippe' da non ascoltare»; oggi il governatore torna alla carica con l'intenzione di rendere chiaramente la sua contrarietà a questo tipo di movimento:
Noi dobbiamo ascoltare tutti, ma poi dobbiamo decidere quello che è giusto per la tutela della salute e per la ripresa dell'economia. Quelli che vanno in piazza a dire scemenze sono i nemici dell'economia, del lavoro e della vita. Più si prolunga l'epidemia Covid meno cresce l'economia e la possibilità di vivere. Più siamo responsabili, prima completiamo la campagna di vaccinazione, prima torniamo ad aprire le scuole con i ragazzi in presenza e rilanciare le attività economiche. Serve massima responsabilità se vogliamo tornare a vivere al di là della demagogia politica.